PIANETA CALCIO

Insigne ci crede: “L’anno giusto per scudetto e Champions”

L’ attaccante partenopeo è nato e cresciuto nel Napoli per poi ritornarci nel 2012 dopo una parentesi con Cavese, Foggia e Pescara –

Dal ritiro di Dimaro l’attaccante del Napoli e della Nazionale svela i progetti per la prossima stagione e spiega perchè non è interessato alla proposta dell’Arsenal: “I giovani devono rimanere in Italia ed i club devono puntare su di noi”

A Dimaro le ambizioni si nutrono di aria buona e del calore dei tifosi. La passata stagione è stata un’ottima annata ma quella che deve ancora venire sarà migliore. “Deve esserlo,  per puntare alla Champions e lottare in maniera serrata per lo scudetto” – spiega  convinto Lorenzo Insigne.

Napoli, Napoli –
“Voglio vincere con la squadra del mio cuore” – continua l’attaccante napoletano che sposa in pieno il progetto di Rafa Benitez. “L’anno scorso siamo arrivati dietro a Roma e Juventus, ma sappiamo di poter dare di più. Non penseremo alle avversarie, sebbene ancora Roma e Juve sono le grandi cui stare particolarmente attenti”.

L’anno buono – “De Laurentiis ha detto che questo può essere l’anno vincente, lo crediamo anche noi. Ci hanno raggiunto anche i nazionali, fra poco con le amichevoli inizieranno i test. Il mio obiettivo è fare tanti gol, ma non ci devo pensare, se ci penso troppo non mi vengono”.

L’Arsenal – Il giovane attaccante partenopeo parla dell’interessamento dell’Arsenal nei suoi confronti. “Sono molto lusingato della chiamata di un grande allenatore e di una grande società  ma sto bene a Napoli e voglio dare una mano in più a vincere. Diciamo tutti che arrivano troppi stranieri in Italia, e invece ci sono tanti giovani su cui puntare, ecco bisogna dare fiducia ai giovani”.

Nazionale che verrà – “La sconfitta come la vittoria è sempre di tutta la squadra non del singolo. In Brasile la resposabilità è di tutti. Spero che arrivi un allenatore che mi dia l’opportunità di fare bene”.

Fonte: SkySport

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui