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De Laurentiis-Benitez: la love story continua ma col patto scudetto

Il 2014-2015 è l’anno della verità: per le ambizioni del Napoli e anche per il rapporto tra Aurelio De Laurentiis e Rafa Benitez, la cui durata e prospettive sono legate a stretto giro ai risultati della prossima stagione. Stima e feeling tra i due sono ancora ai massimi livelli. «Rafa è una persona di grande spessore e un tecnico tra i più esperti e competenti: dodici mesi fa sono andato fino a Liverpool per prenderlo e assicurarlo al mio Napoli e non me ne sono mai pentito», ha ribadito in questi giorni il numero uno azzurro, girovagando col sorriso per il ritiro di Dimaro. «Il nostro presidente è stato bravissimo a prendere la squadra in C, riportarla in alto e avere sempre i conti in attivo», ha prontamente ricambiato il tecnico spagnolo, a riprova del rapporto cordiale che conserva con il suo datore di lavoro. Oggi è così e la possibilità che il matrimonio sportivo possa avere un seguito resta concreta. Ma è altrettanto vero che certezze non ce ne sono. Benitez ha infatti iniziato la stagione con il contratto in scadenza e per adesso non intende affrontare l’argomento. «Parlare ora del mio rinnovo mi sembra rischioso, ci sarà tempo. Posso solo dire che darò sempre il cento per cento per la mia squadra, la società e i tifosi: fino alla fine», ha svicolato il tecnico spagnolo, senza dunque sbilanciarsi sulla sua conferma. «Rafa è un grande professionista e ha il diritto di guardarsi intorno: è umano, magari si libera la panchina del Barcellona o del Real Madrid… Io ho esercitato l’opzione per tenerlo qui fino a giugno del 2015 e spero di collaborare con lui molto a lungo, anche se è inutile guardare così avanti: vedremo», gli ha risposto il presidente, mettendosi in attesa. Anche su questo punto, dunque, i due protagonisti assoluti del Napoli club filano in perfetto accordo. Ne riparleranno poi, tra qualche mese, quando bisognerà spazzare via quel punto interrogativo dalla panchina azzurra. Ci sono di mezzo una stagione molto impegnativa e soprattutto il campionato, in cui il Napoli ha l’imperativo di essere protagonista. Ed è qui che per la prima volta le strade di De Laurentiis e Benitez si stanno dividendo «Quest’anno non mi nascondo: voglio vincere lo scudetto e farò di tutto per riuscirci », ha lanciato la sfida il presidente durante un incontro con i tifosi. Rafa era stato invece molto più cauto. «Non siamo noi i favoriti, per il primo posto. Ci sono Juventus, Roma, Inter, Milan e Fiorentina. Ma non avremo paura di nessuno. Il nostro obiettivo è scendere in campo sempre per vincere, in ogni partita. E poi faremo i conti», ha tirato il freno l’allenatore spagnolo, alla luce delle difficoltà del club azzurro sul mercato. Gli arrivi di Koulibaly e Michu non bastano per permettere al Napoli un altro salto di qualità. De Laurentiis conta molto sui recuperi di Hamsik, Zuniga, Maggio, Rafael e Mesto, assenti a lungo nella scorsa stagione. «Con loro saremmo arrivati minimo secondi, davanti alla Roma». Ma Benitez è troppo esperto per non sapere che un numero minimo d’incidenti e fisiologico. Per questo Rafa non perde occasione per ripetere il suo mantra. «Dobbiamo rinforzare l’organico, nei limiti consentiti dal budget della società». Il club azzurro finora ha speso poco: otto milioni per il difensore francese e un milione e mezzo per il prestito del centravanti spagnolo. Il «tesoretto» a disposizione è stato conservato per l’acquisto dei due mediani chiesti dall’allenatore al suo presidente. «Li vuole adatti al suo calcio a trazione anteriore». Javi Garcia è ora la prima scelta, con Mario Suarez di riserva. Poi i soliti noti: Leiva, Camacho, Sandro. Costano tutti tanto, però. Per questo nessun affare è andato già in porto.

La Repubblica

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