Addio di Conte, Buffon: “Ha deposto le armi, perdiamo l’emblema della nostra rinascita”
Un addio che lascia il segno, un fulmine a ciel sereno. La decisione di Conte fa discutere, questo il pensiero del portiere della Juventus Gigi Buffon, intervenuto a Sky Sport nel corso di ‘Speciale Calciomercato’: “Perdiamo l’emblema principale della nostra rinascita di questi tre anni. È vero che ascoltando le sue parole, si capisce che con molta onestà ha deposto le armi nel senso che non sentiva più la situazione congeniale per dare il massimo e più del massimo, come ha fatto in questi anni. La lucidità con la quale ha detto certe cose gli fa onore, anche perché non c’è stato nessuno scontro, nessuna diatriba o altro. È stata un presa di posizione raziocinante”. Buffon, cerca di analizzare la scelta di Conte: “Devo dire la verità. Quando il mister metteva la tuta da allenatore lo faceva nel migliore dei modi. Ha lavorato al meglio fino all’ultima partita con la stessa intensità e la stessa professionalità di tutti i tre anni. Se ha fatto bene o meno, ce lo dirà lui poi più avanti detto questo la Juve ha comunque dimostrato di essere cresciuta come squadra e come società con una grande dirigenza. Un punto di partenza importante. Abbiamo perso un simbolo che incarna di più la juventinità, ma abbiamo le carte in regola per fare molto bene comunque”.
Il capitano della Juventus e della nazionale torna poi a parlare degli azzurri e delle polemiche post qualificazione. “Tornava comodo colpevolizzare qualcuno strumentalizzando le mie parole – spiega Buffon – spaccature non c’erano, siamo comunque il gruppo che ha raggiunto la finale all’Europeo e il terzo posto in Confederations Cup. Non ho mai visto nell’Italia uno spogliatoio spaccato”. E sull’ipotesi di Conte in nazionale? “Antonio è un allenatore che starebbe bene in tutti gli spogliatoi del mondo. E’ un allenatore che si farebbe apprezzare dappertutto per la professionalità, il carisma e la sua voglia di vincere. Ho però visto una sua intervista dove alla specifica domanda sull’ipotesi di allenatore della nazionale era molto dubbioso”. Adesso, il nome del suo possibile sostituto: “E’ ancora prematuro fare il toto allenatori, chiaramente nomi come Mancini e Allegri sono allenatori che hanno gestito campioni e squadre importanti”.
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