RIO Servirebbe un Angel. Le hanno provate tutte, dalla camera iperbarica al metodo del fattore della crescita, per metterlo in piedi. E forse ce l’hanno fatta. Di Maria va in panchina. Pronto a entrare per far volare l’Argentina. O addirittura titolare? Vedremo. Certo che il suo recupero a una settimana dallo stiramento subito contro il Belgio avrebbe del miracoloso. Ma Sabella lascia aperto uno spiraglio: «Oggi (ieri) è un giorno fondamentale per vedere l’evoluzione di Angel. Dopo l’allenamento avrò un visione migliore della situazione». Poi il c.t. parla alle decine di migliaia di tifosi arrivate a Rio: «Diventare campioni è qualcosa di molto importante per tutto il Paese. E se ci riuscissimo in Brasile, inorgoglirebbe di più. La sconfitta per 4-0 con la Germania del 2010 in Sudafrica? Siamo una squadra più coperta rispetto ad allora». Soprattutto, stavolta c’è un Messi vero.
La Gazzetta dello Sport