Nuovo modulo e più qualità. Così Conte ridisegna la Juve
TORINO – Il sarto Conte sta preparando il nuovo abito taglia 4-3-3 alla sua Signora. Un vestito più “europeo”, per dare l’assalto alla Champions League, di quel 3-5-2 che, soprattutto in Italia, non verrà comunque cestinato. E che potrà eventualmente trasformarsi in un audace 3-3-4, affiancando due esterni alti ai due attaccanti per produrre un pressing forsennato sul portatore di palla avversario. Il cantiere di Vinovo aprirà lunedì, ma sarà a porte chiuse, più blindato di quello della TAV a Chiomonte.
DIFESA: EVRA SORPASSA ASAMOAH A SINISTRA – Per il passaggio alla difesa a quattro è fondamentale l’innesto del terzino sinistro Evra, candidato a prendere il posto di Asamoah. Sull’altra corsia agirà Lichtsteiner, a meno di una sua fuga in Bundesliga (Wolfsburg o Schalke 04 sperano che lo svizzero non rinnovi il contratto in scadenza nel 2015). Il nuovo modulo rischia di tagliare fuori Bonucci, più adatto alla linea a tre, comunque candidato a fare coppia con Chiellini finché il convalescente Barzagli non rientrerà nei ranghi. Di scorta ci saranno i centrali Ogbonna e Caceres, entrambi utilizzabili anche in corsia. La duttilità sarà pure la caratteristica principale del nuovo probabile innesto per la retroguardia: il colombiano Balanta (River Plate), il serbo Nastasic (Manchester City) e il belga Vermaelen (Arsenal) sono centrali utilizzabili anche a sinistra, mentre il tedesco Mustafi (Samp) può ricoprire la corsia destra.
CENTROCAMPO: AVANTI CON I SOLITI NOTI – A centrocampo si ripartirà da Vidal-Pirlo-Pogba, uno dei migliori terzetti europei. Il tutto ovviamente al netto di una cessione illustre. In questo senso, non c’è giorno in cui i tabloid inglesi non associno Vidal o Pogba a un club di Premier League. Oggi tocca al cileno per il quale, a detta del Daily Mail, sarebbe pronta un’offerta del Manchester United da 35 milioni di sterline, 44 milioni di euro, 6 in meno della valutazione minima fatta dai bianconeri.
Anche i sostituti dei titolarissimi saranno di assoluto affidamento, da Marchisio ad Asamoah, che all’occorrenza potrà tornare al suo vecchio ruolo di interno, intanto che Marotta non perde di vista Guarin (Inter) e Pereyra (Udinese).
ATTACCO: TRIDENTE SÍ, MA CON GIUDIZIO – Marchisio tornerà molto utile anche davanti, come è già accaduto nel recente passato, per la sua capacità di dare equilibrio ai reparti. Difficile immaginare subito una Juve a trazione anteriore, con l’attacco affidato ai quasi bianconeri Iturbe e Morata (o Llorente), oltre all’immancabile Tevez. “Il tridente lo propongo solo contro una selezione di Promozione, non certo in Serie A – disse Conte dopo la prima amichevole della scorsa stagione contro la Rappresentativa Valdostana -. Al di là dei sistemi, cerchiamo sempre di mantenere un grande equilibrio tra i reparti”. Ma chissà che l’ex fondamentalista Conte non possa (nuovamente) cambiare idea, dopo aver già rinunciato ad alcuni suoi dogmi, in testa quello del 4-2-4.
Detto del possibile ballottaggio Iturbe-Marchisio a sinistra, o tra le linee di un 4-3-1-2, e di quello tutto spagnolo al centro dell’attacco, resta da capire se il vice Tevez sarà di nuovo Giovinco, al quale non è ancora stato proposto il rinnovo del contratto in scadenza nel 2015. Di sicuro, dopo Vucinic e Osvaldo, partirà Quagliarella, al momento conteso da Toro (50%), Verona (35%) e Sampdoria (15%).
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- Protagonisti:
- antonio conte