Napoli-Michu, ci siamo: sarà lo spagnolo il prossimo acquisto del Napoli
La pensa come Ibra, esulta come Toni. Miguel Perez Cuesta, in arte calcistica Michu, si presenta al mondo dei social con una frase che non lascia spazio ai dubbi: «Only God can judge me». Solo Dio lo può giudicare, la stessa idea marchiata a fuoco sulla pelle da Ibrahimovic, ma è difficile che il popolo del San Paolo accetterà l’invito quando (e se) gli toccherà l’onere e l’onore di indossare la maglia azzurra. Il secondo acquisto? Beh non è ancora ufficiale, però il Napoli è davvero alla stretta finale per portare a casa il sostituto di Goran Pandev: tratta con lo Swansea con ottima lena, anzi accelera, lima dettagli e si appresta a consegnare a Rafa un jolly niente male per il suo attacco. Un tipo milleusi, per intenderci: buono alle spalle, in coppia o al posto di Higuain. L’importante è che la vita diventi azzurra.
I CONTROLLI. E allora, Miguel detto Michu. Ventotto anni, giocatore polivalente, asturiano orgoglioso e anche un tipo interessante: sostiene la lotta al cancro (soprattutto infantile); finanzia un campus dedicato alle giovani leve delle sue parti; fa il tifo per Rafa Nadal – mentre Higuain adora Federer – e commenta gli eventi che segnano il mondo; fa il gesto di Toni quando segna un gol e, quando serve, aiuta anche gli amici dietro al bancone di un ristorante di Vigo (con tanto di prova fotografica). Umile, vero? E anche affamato, in cerca di rivincite dopo la maledetta stagione vissuta in Galles con lo Swansea a combattere con un ginocchio e soprattutto con la caviglia destra (appena 24 partite e 6 gol, nel carnet). Una iattura, con tanto di intervento chirurgico eseguito a ridosso della doppia sfida di Europa League con il Napoli. Che, però, lo conosceva bene; e che, di recente, cioè prima di accelerare, lo ha fatto anche controllare per benino.
LA FORMULA. In Inghilterra, tra il 2012 e il 2013, ha lasciato il segno a suon di prodezze e gol: 22, tra la Premier e le coppe varie, e proprio per questo, nonostante l’esplosione di Bony e l’acquisto di Gomis, lo Swansea sta provando a monetizzare quanto più possibile dalla sua cessione. Alla fine, dopo un bel tira e molla, considerando soprattutto la volontà del giocatore, la storia dovrebbe chiudersi con una formula valida per entrambi i club: prestito con diritto di riscatto fissato intorno ai 9 milioni di euro. Quando accadrà? I segnali che arrivano sono tutti votati all’ottimismo: le prossime ventiquattro ore dovrebbero essere quelle buone. Per la gioia di Benitez.
REBUS MEDIANA. Un colpo in canna e l’altro in via di definizione: perché è vero che Rafa attende il sostituto di Pandev, però il tecnico è molto attento soprattutto alla questione del centrocampo. Due, i nomi più gettonati dell’ultimo periodo: Lucas Leiva, 27 anni, centrocampista brasiliano del Liverpool con la cittadinanza italiana e un ottimo rapporto con Benitez in dotazione (sin dai tempi dei Reds); Cristoph Kramer, 23 anni, tedesco di proprietà del Bayer Leverkusen reduce da una stagione in prestito al Borussia Moenchengladbach. Annata talmente positiva da meritare anche la convocazione al Mondiale brasiliano, coronato con la finale da giocare con l’Argentina del Pipita e di Fernandez. Al momento i nomi più caldi sono questi, con le quotazioni del giovane tedesco che salgono di ora in ora. Tipo Borsa. Modello mercato. Il Napoli, però, vuole scegliere con cautela: l’analisi dei profili è in evoluzione continua.
Corriere dello Sport