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Comune-Napoli: nuova proroga. Azzurri al San Paolo per un anno

La full immersion è immediata. Rafa Benitez e il Napoli, atto secondo. Si ricomincia. Il tecnico spagnolo e il suo staff sono gli sceneggiatori della preparazione che scatterà al centro tecnico di Castel Volturno. Il tempo di sistemarsi al quarto piano dell’Hotel Marina Resort, poi subito a lavoro. Menu definito: domani convocazione mattutina per i giocatori non impegnati al Mondiale, poi settimana intensa (doppia seduta persino domenica) per scrollarsi di dosso la patina delle vacanze. L’altro capitolo da completare è quello relativo al mercato. Benitez e Bigon si sono ritrovati dopo mesi di colloqui telefonici: briefing rapido sulle trattative con la necessità di andare avanti. L’obiettivo è sbloccare lo stallo dopo il no di Maxime Gonalons, vero obiettivo del centrocampo. Lucas Leiva è una tentazione crescente. Il parere di Rafa sul giocatore è positivo: lo portò lui al Liverpool nel 2007 acquistandolo dal Gremio. Bigon sta parlando con i Reds per ottenere il brasiliano in prestito. La mossa avrebbe una duplice valenza: con Leiva a costo zero, ci sarebbero soldi in cassa per un altro investimento nel reparto considerando che Behrami e Dzemaili sono sempre sul piede di partenza. La fretta in questo caso è cattiva consigliera. I dirigenti inglesi conoscono bene le esigenze del Napoli e potrebbero chiedere almeno 10 milioni di euro. Una soluzione intermedia sarebbe l’inserimento di un obbligo di riscatto legato alle presenze. Il diretto interessato, invece, ha già scelto. Vuole la maglia azzurra e non fa nulla per nasconderlo: dal suo account twitter ha già eliminato la dicitura “giocatore del Liverpool” sintomo di un addio imminente o quantomeno di un segnale lanciato al Liverpool. Per Michu, invece, il momento è decisivo. La trattativa è entrata in una fase calda. Restano da limare dettagli importanti sia con lo Swansea (la cifra dell’eventuale riscatto, fissato sui 10 milioni) che con il giocatore, che ha chiesto un ingaggio di 2 milioni di euro. In più, l’Atletico Madrid è sempre in agguato e potrebbe rilanciare. Dalla lista, dunque, non è sparito Ivan Perisic, il croato del Wolfsburg è stato tra le (vere) sorprese al Mondiale. Il Napoli, comunque, si è cautelato e in ritiro ci sarà Edu Vargas: il cileno arriverà direttamente a Dimaro, in Trentino, e sarà valutato con attenzione da Rafa Benitez che vuole sincerarsi personalmente dei progressi mostrati in Brasile con la sua nazionale, dove è un titolare inamovibile. Ore febbrili, dunque. Il copione va modellato secondo le esigenze dell’allenatore: «Vogliamo continuare a crescere e migliorare – ha spiegato Benitez – e ci stiamo prodigando per questo. Mi riferisco anche alle nuove infrastrutture». Risolta, intanto, la querelle stadio. Ieri pomeriggio l’head of operations del Napoli Alessandro Formisano, ha partecipato, accompagnato da De Laurentiis jr, ad un vertice in Prefettura con il capo di gabinetto del sindaco de Magistris, Attilio Auricchio. Il Comune ha concesso al Napoli una proroga fino al 30 giugno 2015 per l’utilizzo dell’impianto. Il documento sarà trasmesso in giornata sia alla Lega che all’Uefa: entrambi gli organismi potranno così considerare il San Paolo come lo stadio del Napoli per la prossima stagione, a prescindere dai tempi della nuova convenzione.

La Repubblica

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