A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Franco Esposito, giornalista
“Ciro era un giovane serio, perbene e lavoratore e ha trovato la morte in una partita di calcio. Questa tragedia inquadra quello che è il calcio attuale: violenza, razzismo, daspo e partite dall’andamento sospetto. Non esiste nessun tipo di giustificazione, il calcio è marcio, malato e si è incancrenito. Bisogna rifondare questo sport per evitare altre morti. Piangiamo con lacrime sincere e commosse la scomparsa di Ciro perché non si può morire per vedere una partita di calcio.
In Brasile è successo un qualcosa che parte da molto lontano, dal 2006. Oggi la Nazionale è l’espressione di un campionato che non esiste più. Non si può pensare ad una Nazionale di calcio se nella nostra terra giocano più stranieri che italiani”.
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