Affare Gonalons, Lione chiama Napoli: “Cinque giorni di tempo per prenderlo”
A volte basta un piccolo segnale per riaprire una trattativa che sembrava inesorabilmente chiusa. A mandarlo è il presidente dell’Olympique Lione, Jean Michel Aulas. Ieri, parlando del futuro del club di cui è a capo dal 1987, ha dichiarato sul sito internet ufficiale: «Vedremo le opportunità che si presenteranno dal mercato tra oggi e la fine di giugno. Non abbiamo alcun obbligo di vendere calciatori entro la fine del mese ma è meglio farlo prima per motivi economici anche se voglio ribadire che non c’è alcun segnale in tal senso».
Come a dire: se il Napoli è ancora interessato a Maxime Gonalons, centrocampista che tanto piace a Benitez, questo è il momento di discurterne. O meglio, di tornare a parlarne dal momento che De Laurentiis e Bigon più volte avevano cercato di stringere e più volte si erano trovati davanti ad un muro, ad cambiamento continuo di valutazione, ad una scarsa volontà di arrivare ad un accordo. Una telenovela che dura da mesi. E che aveva visto protagonista di atteggiamenti perlomeno discutibili proprio il presidente dell’Olympique Lione, Aulas. Un giorno d’accordo nel cedere il calciatore ad una certa cifra (poco più di dieci milioni di euro), il giorno dopo deciso a non cederlo più e addirittura ad intervenire con dichiarazioni poco simpatiche nei confronti del Napoli. Sperava, forse, s’accendesse un’asta per il suo gioiello, peraltro anche capitano della squadra. Giocava probabilmente al rialzo, proprio lui che insieme con Michel Platini, presidente dell’Uefa, ed Ernesto Paolillo, amministrato delegato dell’Inter, aveva dato il via al fair play finanziario. Ma non aveva conosciuto a fondo Aurelio De Laurentiis, o forse l’insistenza del Napoli per Gonalons gli aveva fatto credere di poter strappare chissà quale cifra. Il patron della Filmauro, invece, ha tenuto duro. S’è persino indispettito del tira e molla e ha ordinato al ds Bigon di spostare l’obiettivo altrove. Ed ecco il dietrofront di ieri; ecco l’ammiccamento di Aulas che da un anno è anche membro dell’Eca, l’European Club Association: «Meglio cedere entro fine giugno se dovesse capitare l’opportunità» . Mancano cinque giorni soltanto. Cosa farà il Napoli? Tornerà alla carica? Lo sapremo nelle prossime ore. Sta di fatto che per il Napoli, Maxime Gonalons è in cima alla lista dei desideri ma non si lascerà prendere mai per la gola. Tantomeno ora che Aulas verrebbe volentieri a miti consigli e che con quella cifra (dodici-tredici milioni di euro) il Napoli potrebbe mettere le mani su un altro centrocampista altrettanto valido. Intanto nessun altro club s’è inserito nella trattativa tanto da innescare un’asta; nessuna società ambiziosa ha avanzato un’offerta consistente per il capitano dell’Olypimque quanto quella prospettata da Bigon. Per cui il Napoli sicuramente farà l’ultimo tentativo in queste ore prima di sterzare in maniera definitiva su un altro centrocampista. Dal canto suo, Gonalons ed il suo procuratore Frederic Guerra (quest’ultimo spesso a braccetto con Aulas) spingono per lasciare l’Olympique e strappare magari un adeguamento del contratto sottoscritto peraltro di recente proprio con il Lione(fino al 2018). E forse saranno proprio loro due a propiziare quel trasferimento che sembrava cosa fatta e che poi saltava puntualmente per le imputature del fondatore della Cegid, nonché presidente dell’Olympique Lione. Ora pare che Gonalons voglia tentare un’esperienza in Italia e maturare professionalmente sotto la guida di un maestro del calcio qual è Rafa Benitez.
Fonte: Corriere dello Sport