Torino, Udinese, Parma, Genoa, Sassuolo e Samp vogliono Duvan Zapata
Duvan Zapata, l’attaccante di scorta del Napoli, è il titolare di un singolare primato: ad oggi, il colombiano dalle esultanze composte è il giocatore della rosa azzurra che vanta più richieste sul mercato. Non Higuain, Mertens e Callejon, bensì lui, Duvan: il più gettonato e il più corteggiato. Che si fa? «Resta» . Parola di De Laurentiis. «Sì, ma potrebbe anche andare in prestito». La postilla del manager. La storia si fa interessante. E siamo appena a inizio estate.
LA GRANDE OMBRA. E allora, tutto su Zapata. Il Panterone atto secondo che ha meno classe di quello originale – Zalayeta, certo – ma in prospettiva probabilmente più incisività sotto porta. Il suo borsino? Otto gol in ventiquattro presenze collezionate un po’ qua e un po’ là con la maglia azzurra. Niente male, per uno che ha dovuto dondolare ogni giorno un po’ di più per uscire dall’ombra di un certo Pipita. Il dettaglio: 16 partite e 5 gol in campionato nelle ultime 9 giornate (2 con il Catania e il Verona, uno con la Samp); 3 partite e un gol, bellissimo, in Champions con il Marsiglia al Velodrome; 2 partite e un gol in Europa League, con il Porto al San Paolo, ahilui impalpabile sulla bilancia della doppia sfida.
IL PROFILO. Ventitré anni e le origini a Cali, città colombiana che in Sudamerica considerano culla di bellezze irresistibili e arena da ballo di una salsa inimitabile, Zapata è un centravanti vecchia maniera, più che un semplice attaccante. Non brilla per rapidità e doti d’atleta, no, però è potente, possente e in area sa farsi rispettare. Anche di testa. Tra l’altro, il calcio è di qualità e la personalità un optional di serie: la parabola da fuori con il Marsiglia, all’esordio assoluto in Champions, è un colpo da applausi che racconta qualcosa. La sintesi? Duvan va rivisto e valutato sulla continuità.
RETTE PARALLELE. Una considerazione finale semplice semplice che, però, sottende il problema di fondo: perché da un lato c’è il Napoli, anzi c’è De Laurentiis in persona che ha dichiarato un paio di volte di volerlo confermare e di scommettere su di lui, e dall’altro c’è il manager, Marcelo Ferreyra, che gradisce la stima del presidente ma non esclude scenari alternativi. «Ogni calciatore ha bisogno di fare esperienza sul campo: giocare a Napoli potrebbe fargli bene, del resto si è anche saputo mettere in mostra negli ultimi due mesi, però potrebbe anche andare in prestito altrove per trovare più spazio» . Due rette parallele.
CORTE SPIETATA. In mezzo, invece, un elenco lungo così di ammiratori e corteggiatori. Dall’estero (tipo Spagna, Germania e Inghilterra) e soprattutto dall’Italia: che, eventualmente, sarebbe la soluzione prediletta per favorire l’integrazione e, magari, l’esplosione definitiva di quelle qualità finora emerse soltanto a tratti. Le indiscrezioni-notizie di radiomercato raccontano che un paio, su tutte, sono le squadre più attive sul fronte: il Torino e l’Udinese. Sì, da quelle parti stimano un bel po’, el señor Duvan, e neanche lo nascondono. E ancora: anche Parma, Genoa, Sassuolo e Samp, ha sussurrato il medesimo Ferreyra, hanno chiesto informazioni sul suo assistito. E i conti tornano: è lui, davvero Zapata, il giocatore che in questo scorcio di mercato ha catalizzato il maggior numero di offerte e proposte. A Rafa l’ardua sentenza.
Corriere dello Sport