COINCIDENZE. A proposito, è pure spagnolo, e mica guasta: parla la stessa lingua di tanti di loro e in castigliano, va da sé, viene ormai tutto più facile. Gioca in Inghilterra, nello Swansea, e quest’anno l’ha fatto veramente poco: tutta colpa di un incidente che gli ha negato quasi mezza stagione, compresa la sfida agli ottavi di finale contro il Napoli. Il curriculum di quest’annata maledetta è racchiusa in diciassette presenze in Premier e sette in Europa, complessivamente sei reti, poche per chi in passato, all’impatto con il campionato inglese, s’è presentato segnandone diciotto tutto d’un botto; e nulla rispetto allo stesso bomber che al Ray Vallecano ne fece quindici in trentasette partite. La sua parabola ascendente è stata spezzata da una serie di accidenti dai quali ne è uscito, però….
OSSERVATO. Gli occhi si sono posati su Michu in epoca non sospetta, poi – come si dice in certi casi – le convergenze parallele hanno provveduto a fare il resto: l’attaccante dello Swansea, che ha parametri perfettamente in linea con le logiche del Napoli, aveva colpito Rafa Benitez e anche Bigon ed il suo staff: ed inevitabilmente, quando è partita la caccia al vice-Higuain, un uomo che abbia tendenze speciali, tutto s’è concentrato su Michu. Non l’unico, ma il più plausibile (per ora…).
Corriere dello Sport