Come annunciato prima dei Mondiali, Andrea Pirlo lascia la Nazionale: contro l’Uruguay ha disputato l’ultima partita in azzurro. Saluto ai compagni dopo la disfatta Italia.
E’ passato per Guimarães e Berlino, per Zurigo e Kiev, per Johannesburg e Natal. Ha condiviso gioie e dolori, ottenendo un trionfo che probabilmente lascia volar via tutte le altre mancate avanzate. Andrea Pirlosaluta l’Italia dopo dodici anni di onorato servizio, i Mondiali del 2006 portati a casa e l’Europeo del 2012 perso all’ultimo atto.
Le voci si sono tramutate in realtà prima dei Mondiali brasiliani: Pirlo a giugno annuncia l’addio allaNazionale italiana in seguito all’esperienza del 2014, comunque sarebbe andata.
Una nuova Germania o una nuova Sudafrica, non sarebbe comunque cambiato nulla. Meglio lasciar spazio ai giovani e ai meritevoli. Anche perchè il leggendario centrocampista non avrebbe accettato la panchina.
Saluta l’Italia tristemente dopo l’eliminazione dai Mondiali 2014, Pirlo. Autore di una grande prova contro l’Inghilterra, è naufragato insieme ai suoi compagni contro Costa Rica e Uruguay: per uno come lui il modo peggiore di concludere una essenziale parte della sua carriera, quella in azzurro.
In mezzo al caos delle dimissioni di Prandelli e Abete, tra le polemiche per l’arbitraggio del direttore di gara messicano, oltre le perplessità su giocatori e modulo scelti dal c.t, ormai ex, lascia l’Italia Pirlo, senza dubbio l’azzurro simbolo oltre i confini italici. Genialità al potere, addirittura più apprezzata all’estero.
Dopo il 2-1 contro l’Uruguay i giocatori azzurri sono rimasti negli spogliatoi oltre due ore: Buffon e compagni erano proprio in attesa di Andrea Pirlo, chiamato all’antidoping. Il giocatore della Juventus aveva chiesto di fare un discorso ai compagni. Presenti tutti i calciatori della rosa, tranne a quanto pare Balotelli, deluso e subito sul pullman per tornare in ritiro.
Pirlo chiude con 112 presenze nell’Italia, quarto in questa speciale classifica: davanti a lui Buffon e Cannavaro, con cui ha vinto i Mondiali del 2006, oltre Paolo Maldini. Contro l’Uruguay ha eguagliato Dino Zoff: tredici i goal, due in meno rispetto al compagno di reparto De Rossi, settimo in graduatoria.
Nel settembre 2002 Pirlo ha esordito a Baku contro l’Azerbaijian nell’ambito delle qualificazioni a Euro 2004: da allora ha disputato tre Europei e tre Mondiali. Il calcio internazionale perde una delle pedine più geniali del terzo millennio. Ch vorrà potrà ancora ammirarlo, infinito, con la maglia di Madama Juventus.
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