Parma, Leonardi blinda Cassano: “Possiamo permetterci il suo contratto”
PARMA – Un messaggio forte e chiaro a tutti coloro che pensano di far cambiare maglia ad Antonio Cassano. Lo manda Pietro Leonardi, amministratore delegato del Parma, che in pratica blinda il talento di Bari vecchia, al centro di numerose voci di mercato dopo essere stato determinante nell’ultima stagioone per le fortune della formazione guidata da Roberto Donadoni, arrivata a guadagnarsi l’Europa League, poi sfumata per via della mancata concessione della licenza Uefa.
LEONARDI: “IL PARMA PUO’ PERMETTERSI IL CONTRATTO DI CASSANO” – “Possiamo permetterci il contratto di Cassano – sottolinea il dirigente del club ducale nella conferenza stampa per la presentazione della campagna abbonamenti. – Anche ieri Antonio mi ha mandato un sms dicendo: Forza Parma. E noi diciamo Forza Cassano, così come sosteniamo gli altri nostri giocatori”. Fantantonio ieri è stato impiegato nella ripresa nel match perso 1-0 dalla Nazionale azzurra contro la Costa Rica. In panchina invece è rimasto l’altro ducale Gabriel Paletta. “Ogni volta che io parlo, vengo interpretato – dice Leonardi -: io difendo Parma, se qualcuno andasse a sentire le mie dichiarazioni di Udine vedrà che facevo lo stesso anche là. Guai a chi tocca i miei giocatori”.
“ABBIAMO REINVESTITO PER RISPETTO PROPRIETA’ E GENTE” – Quindi il dirigente della società emiliana si sofferma sugli sforzi che il club ha compiuto sinora sul mercato, partendo dalle comproprietà risolte ieri. “Abbiamo reinvestito ancora una volta per il rispetto della proprietà e della gente. Sono molto più fiducioso e sereno ora di quanto lo fossi qualche giorno fa – sottolinea Leonardi -. I giocatori buoni li abbiamo già in casa, è stato fatto un eccellente lavoro di ricerca, dobbiamo vedere poco il Mondiale, ci concentriamo su chi verrà in ritiro con noi. Avevo detto che il Parma non svende ma vende: prendere soldi non è facile, meglio prenderli su giocatori che non stimano Parma. Faccio l’esempio di Saponara, che non è voluto venire a gennaio e nemmeno ora. Era il caso che andasse via, soprattutto perché qui si sta bene, c’è gente che correrebbe per venire a Parma e i nostri giocatori hanno voglia di restare. I nostri sono ancora tutti qui. il Torino ha venduto Immobile e ha lasciato El Kaddouri al Napoli, noi abbiamo ripreso Belfodil e riscattato Biabiany. Abbiamo riportato da noi Mendes, c’è Ceppitelli che è stato tra i migliori difensori della serie B. Noi vogliamo questi giocatori, gli altri stiano da altre parti. Molinaro? Ci tengo a ringraziarlo per quello che ha fatto. Tra di noi c’era un patto tra uomini: gli avevo offerto 600 mila euro netti, il Torino gliene ha proposti 850 mila ed è giusto che un giocatore scelga. Noi un investimento del genere non potevamo farlo”.
“ABBONARSI E’ LA RISPOSTA CIVILE ALL’INGIUSTIZIA SUBITA” – Nell’incontro con la stampa Leonardi ha rimarcato una volta di più quale deve essere il tratto distintivo della nuova stagione. In particolare la campagna abbonamenti del Parma 2014-15 assume una connotazione speciale. “Questo è un anno nel quale chi è attaccato al Parma deve esserci. Non daremo abbonamenti omaggio a nessuno, proprio per questo motivo – le parole dell’ad dei ducali -. Al Tardini voglio solo tifosi crociati. Invito tutte le famiglie allo stadio, per rispondere presente e dare una dimostrazione civile di protesta dopo l’ingiustizia che abbiamo subito. Gli abbonamenti non sono un aspetto rilevante per il bilancio economico del Parma, ma valgono tantissimo dal lato affettivo e dell’identita’. E’ scattata una molla in più nell’apparato del Parma per l’obiettivo che ci siamo posti: la gente lo ha recepito, dobbiamo raddoppiare gli sforzi dopo un’ingiustizia che abbiamo subito. C’è tempo fino al 3 settembre, abbiamo chiesto di giocare la prima partita fuori casa per lavori di ammodernamento del Tardini, come gli spogliatoi, vedremo il risultato. La comunita’, che da sempre si distingue per civilta’, risponda con la presenza allo stadio, dimostrando che l’Europa ce la siamo conquistata sul campo e vogliamo andare a riconquistarla. Non chiediamo sit-in ma una risposta civile, come abbonarsi”.
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- Protagonisti:
- antonio cassano
Fonte: Repubblica