RABBIA SPAGNOLA. E allora, ben trovato Edu. Anzi, ritrovato dopo un’altra stagione un po’ così spesa a galleggiare rigorosamente in prestito tra il Brasile e proprio la Spagna: Gremio e Valencia, un campionato e mezzo e pochi gol nel carnet. Calcoli: 9 reti in 37 partite con la squadra di Porto Alegre; 5 con gli spagnoli, di cui 3 nella Liga e 2 in Europa League. Numeri che non hanno suscitato la voglia di intavolare un’altra trattativa con il Napoli per trattenerlo, dopo la parentesi di gennaio: «Di Vargas si ricordano più gli errori a porta vuota che le prodezze davanti ai portieri avversari», scrivevano ieri piccati i valenciani di Abc, analizzando la sconfitta e l’eliminazione della Nazionale di Del Bosque. Giudizio cattivello. Edu così è ritornato alla base, in attesa di sistemazione.
BOMBER NAZIONALE. Tutto sommato, comunque, in Cile attendevano tutti un epilogo del genere: perché quando Edu vede il rosso-Spagna, s’infuria peggio di un toro e si trasforma. Lo dicono gli annali: quello di mercoledì, infatti, è stato il quarto gol in tre sfide giocate dal 2011; il 15esimo in 31 presenze con il Cile. Mica male. Anzi, proprio tutta un’altra musica, rispetto a quanto è accaduto con le squadre di club sin dalla sua partenza dal Cile: da gennaio 2012, e dunque da quando il Napoli lo ha acquistato dall’Universidad investendo 12 milioni di euro, Edu ha segnato complessivamente 17 reti (3 con gli azzurri) tra Italia, Brasile e Spagna.
LA QUOTAZIONE. Alterno a dire poco, il rendimento registrato con il Gremio e il Valencia: lampi, soprattutto iniziali, e poi lunghe pause. Interrogativi, domande, un altro fulmine e una nuova pausa. Che strano. Fatto sta che il Valencia ha già fatto sapere di non volerlo confermare e Rafa, nonostante la partenza annunciata di Pandev, sta cercando altrove l’attaccante buono per completare il parco. La storia è finita, stop, e del resto lui in Italia non s’è ambientato per niente: il problema, però, è che ovviamente il Napoli vuole capitalizzare e compensare il grande investimento iniziale. Il progetto-top? Cederlo almeno a 10 milioni di euro.
SPERANZA MUNDIAL. Tutte le speranze azzurre di mercato, insomma, sono cullate dal Mondiale: è da un anno che il club attende la Coppa in Brasile e, soprattutto, l’esplosione. Anche estemporanea, magari, purché molto luminosa: proprio come le prestazioni con l’Australia e la Spagna. A dirla tutta, sono brasiliane anche le prime indiscrezioni di mercato: piace al San Paolo da tempo, Vargas, ma soprattutto al Santos. «Trattativa difficile, il prezzo è alto», ha detto qualche settimana fa il presidente, Odilio Rodrigues, ma intanto il manager di Edu, Cristian Ogalde, è stato avvistato proprio a Santos non più tardi di sabato scorso. Evidentemente Vargas ha la saudade. E sarebbe anche la spiegazione dello strano caso dell’attaccante nato per la Nazionale.
Corriere dello Sport