BRASILE 2014

Prandelli non si fida: «Costa Rica temibile, importante variare»

Controcorrente. Anche se il Mondiale sentenzia che il calcio del possesso palla alla spagnola sembra arrivato al capolinea, Cesare Prandelli va avanti con le sue idee. Ricordando una profezia. «Avevo detto da mesi che la partita più difficile per noi sarebbe stata quella contro la Costa Rica, che ha dinamicità europea e fantasia sudamericana. Sono mesi che la seguiamo. E’ una squadra molto ben organizzata, che ha in testa un sistema di gioco e lo conosce a memoria. Contro l’Uruguay ha meritato di vincere. Ci preoccupa — ha continuato il c.t. — perché davanti ha tre giocatori di grande qualità, che sanno fare l’uno contro uno e attaccano la profondità. Campbell? E’ un attaccante moderno, sul primo controllo già si orienta sulla profondità e sui compagni ed ha anche un bel tiro. Questa squadra non si può affrontare soltanto in un modo, dobbiamo essere in grado di cambiare atteggiamento tattico».
Niente alibi La base, però, è quella consueta. «Abbiamo cercato la qualità. C’è un’idea di gioco e dobbiamo insistere. E’ stata la nostra forza e occorre continuare, anche se per certi aspetti possiamo essere in controtendenza. Per la Spagna mantengo sempre un grandissimo rispetto. Ha vinto tutto. Fra due mesi potrebbe essere di nuovo una delle squadre più forti al mondo. Ha pagato un campionato stressante e la finale di Champions League». Poche parole sul caldo. «Sapevamo di trovare questi gradi e questa umidità. Non abbiamo scuse, il clima non ci spaventa più. Ci preoccupano le squadre che alzano il ritmo: quelle sudamericane hanno molta più esplosività mentre le europee più resistenza. Tanti gol finora? Era nelle previsioni. I falli tattici non si possono più fare perché c’è subito il giallo, ed è un bene per il calcio». In questa vigilia, l’unico cruccio di Prandelli riguarda la formazione. «Barzagli ieri (mercoledì) aveva dei problemi ai tendini, oggi invece stava bene. Se avrà meno dolore sarà della gara, altrimenti giocherà un altro. Buffon invece ha avuto tre giorni di lavoro ottimi, la caviglia si è gonfiata poco. Se la reazione sarà buona, contro la Costa Rica ci sarà».

La Gazzetta dello Sport

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