Verona, Toni rinnova per un anno: “Ho firmato per restare in alto”
VERONA – Nessuna intenzione di appendere le scarpette bullonate al chiodo anche se la carta d’identità recita 37. Luca Toni, proprio poche ore prima del via dei Mondiali, lui che otto anni fa si laureò campione con la Nazionale di Lippi in Germania, ha rinnovato il contratto che lo lega al Verona per un’altra stagione. “Ho parlato con la società e ci siamo subito accordati. Rimango un altro anno – afferma il centravanti ai microfoni di Sky – e di questo fatto sono molto contento. Ho voglia di continuare a fare gol, di esultare e di aiutare il più possibile la mia squadra. Spero che sia un altro anno positivo e di arrivare, assieme alla squadra, il più presto possibile alla salvezza. C’è un ambiente perfetto qui a Verona: si può creare qualcosa di veramente importante”.
TONI: “MI ENTUSIASMA ANCORA GIOCARE A CALCIO” – Poi l’esperto giocatore illustra i motivi che lo hanno convinto a rimanere all’ombra dell’Arena. “L’entusiasmo di tutti nel volermi qui un altro anno. Dal presidente, Maurizio Setti, al direttore, Sean Sogliano, fino all’allenatore, Andrea Mandorlini – spigea Toni -. Le riflessioni che ho fatto? Volevo prima parlare con la mia famiglia, avevo ancora voglia di continuare e Marta, la mia compagna, vedeva la mia volontà di giocare e di fare sacrifici. Se avessi proseguito la mia carriera lo avrei fatto qui e questo è stato deciso. La mia serenita’? E’ data dall’entusiasmo che ho nel giocare ancora a calcio. Dall’andare all’allenamento fino all’adrenalina che avverto prima delle partite. Finché ci saranno queste emozioni, io continuerò a giocare a calcio, l’ho sempre detto. Ho voglia di andare in ritiro e di ripartire, per fare un altro grande campionato. Un anno fa non mi sarei aspettato di trovare tutto questo”.
“CONFERMARSI E’ SEMPRE DIFFICILE, CI SARA’ DA SOFFRIRE” – Quindi l’attaccante emiliano manda un messaggio ai tifosi e a tutto l’ambiente. “Camminare per la città è uno spettacolo e l’Hellas Verona sta crescendo tanto, aiutata da persone molto competenti con grandi tifosi – ha aggiunto Luca Toni ai microfoni di Sky e di TeleNuovo, come riporta il sito ufficiale del club veneto – Un Verona competitivo? Questa è la cosa più importante. Ho parlato con il direttore, che è molto bravo. Confermarsi è sempre la cosa più difficile, ci sarà da soffrire, ma la società sa cosa deve fare e io voglio aiutare questa piazza a restare in Serie A. Come faccio a trovare ancora le motivazioni? E’ la voglia. La stessa che mi ha permesso di vincere un Mondiale e di continuare a giocare con entusiasmo qui a Verona. Io amo questo sport, mi piace il calcio e ho ancora voglia di divertirmi”.
“VORREI RAGGIUNGERE 300 GOL NEI PROFESSIONISTI” – Toni non nasconde di inseguire anche un traguardo personale. “La scorsa è stata una stagione stupenda, ed è giusto cercare di fare bene ancora perché ho anche un piccolo obiettivo personale, quello di arrivare a 300 gol tra i professionisti, me ne mancano circa una decina – sottolinea il bomber gialloblù -. Mi piacerebbe raggiungerli, sarebbe un traguardo importante. La mancata convocazione per il Mondiale? Sinceramente, all’inizio della stagione, non pensavo di poter giocarmi la possibilità di andare in Brasile. Dopo un’annata così un pensierino l’ho fatto, perché non vedevo tanti attaccanti più in forma di me. Voglio dimenticare e ripartire, faccio un grosso in bocca al lupo all’Italia, in quel gruppo ho ancora tanti amici. Il mio legame con Verona? Qui sto alla grande, ho conosciuto persone con cui io, la mia compagna e la mia bambina ci troviamo bene. Ho scoperto una città calorosa, che mi permette di vivere anche la mia privacy. Se il mio bimbo nascerà qui? Ora non lo so, deciderà la mia compagna e quasi sicuramente nascerà a Firenze”.
CACIA SALUTA: “PORTERÒ CON ME TANTI BELLISSIMI RICORDI” – Per un attaccante che rinnova il binomio con l’Hellas, un altro invece saluta la città scaligera: si tratta di Daniele Cacia. “La mia esperienza in gialloblù purtroppo finisce qui, ma porterò con me tanti bellissimi ricordi, in particolare dell’anno della promozione – dichiara il centravanti – . Per diversi motivi i bei ricordi della stagione che si è appena conclusa sono pochi, ma conservo con affetto il giorno della mia premiazione quale miglior attaccante della Serie B dell’anno precedente. Tutto il pubblico del Verona mi ha applaudito, è stato veramente emozionante”.
“CITTA’ E TIFOSI MI HANNO SEMPRE FATTO SENTIRE IMPORTANTE” – Quindi Cacia ripercorre gli ultimi mesi in gialloblù. “Avrei voluto stare qui per molto altro tempo ma, si sa, il calcio è questo. Sarei potuto andare via già a gennaio ma dentro di me non lo volevo, perché nonostante i bocconi amari che ho mandato giù cambiare squadra sarebbe stato ancora peggio, non me la sentivo nonostante fossi ai margini della rosa. Perché Verona, sia la città che i tifosi, mi hanno sempre dato qualcosa che non ho mai provato da nessun altra parte. Mi sono sempre sentito importante come quando giocavo, e questo solo grazie alla gente. Non posso che essere riconoscente, qui ho anche battuto il record di gol in una singola stagione per un calciatore del Verona che spero rimarrà intatto per molti anni. La mia parentesi a Verona finisce a livello calcistico – ha concluso l’attaccante – ma non umano”.
Fonte: Repubblica