Il mondiale sta per iniziare e Insigne e Immobile suonano la carica
Le loro prodezze hanno entusiasmato anche i brasiliani allo Estadio de Cidadania a Volta Redonda.E non sono passate inosservate a Cesare Prandelli.Insigne-Immobile, attenti a quei due, la bellezza e l’eleganza del samba napoletano.Il tandem d’attacco ha funzionato a mille nell’ultimo test premondiale, la prima uscita azzurra in Brasile.E ora i due “scugnizzi”sono più che mai pronti a partire titolari, già dall’esordio di sabato contro l’Inghilterra, la squadra di Hodgson transitata ieri all’ora di pranzo in bus sul lungomare di Copacabana per raggiungere il ritiro nell’hotel a due passi dalla spiaggia di San Conrado.Lorenzo e Ciro, i due napoletani, migliori in campo contro il Fluminense, tutti e due hanno meritato di poter fare parte dell’undici base: «Sono qui al primo Mondiale a 23 anni, e, quindi, altro che 4-3-3, fosse per me giocherei anche in porta.E poi già nel Napoli lo scorso campionato mi sono abituato a tornare a centrocampo e indifesa», dice Insigne nel post partita, quella delle due reti al Fluminense, che portano a tre il suo score in nazionale,compreso il gol nell’amichevole con l’Argentina.«Contano eccome questi gol: per un attaccante contano sempre. Balotelli è il titolare e ha segnato gol decisivi per portare l’Italia al Mondiale. Ma io ho fiducia in me stesso e penso proprio di poter giocare anche in coppia con Mario. Basta che Prandelli mi chiami,io sono pronto», dice Immobile.L’intesa perfetta è però quella con Insigne, si trovano a memoria e sono amici. Nel Pescara di Zeman erano imprendibili e hanno lasciato il segno anche nell’Under 21 di Mangia,avventura conclusa con il secondo posto agli Europei 2013. «L’intesa tra noi viene naturale dopo le stagioni di Pescara. Anche se erano due anni che non giocavamo insieme», spiega l’attaccante di Torre Annunziata pronto a vivere con pieno entusiasmo l’avventura Borussia Dortmund.«Sono treni che passano una sola volta nella vita e per questo non sono pentito di aver lasciato il campionato italiano»,ha poi commentato.Si godono il momento magico i due napoletani. Lorenzo partito da Frattamaggiore,Ciro da Torre Annunziata e ora tutti e due in campo con l’Italia di Prandelli. L’ennnesima grande dimostrazione di qualità e carattere, tutti e due ai Mondiali ci sono arrivati in volata. Lorenzo è stato il convocato numero 23 e ha battuto la concorrenza di Pepito Rossi e Destro,Immobile a suon di gol conquistando il titolo di capocanniere e stravincendo il confronto con tutte le altre prime punte,da Osvaldo a Gilardino. E ora sono pronti, il 4-3-3 è il modulo ideale per loro con Cerci a completare il tridente da esterno destro.Più complicata la loro collocazione nel 4-4-2, soprattutto con la presenza in campo di Cassano e Balotelli,ora i veri rivali da scavalcare per partire titolari a Brasile 2014.Solo un aperitivo quello contro il Fluminense.Insigne e Immobile sono abituati a fare un passo alla volta. Insigne ha 23 anni, Immobile 24, un anno di differenza e già tanta esperienza nazionale e internazionale.Un Mondiale dà sensazioni uniche, emozioni da gestire ogni momento e in questo sia Lorenzo che Ciro sono pronti, tutti e due freddi al punto giusto. In campo le tensioni riescono a mascherarle molto bene. Cinque gol in due, tutti quelli firmati dall’Italia nell’ultimo test pre mondiale:una prova più che rassicurante sulla loro affidabilità.
Il Mattino