MENAGE. La priorità è il centrocampista centrale, il regista in stile-Benitez da catapultare nel cuore del Napoli, il libero pensatore al qualche concedere le chiavi del gioco d’una squadra che ha codici memorizzati e che ora insegue la lucida conduzione di un leader: Maxime Gonalos (25) rientra tra i profili ideali e nel data-base di Castelvolturno ha sempre avuto un ruolo di primissimo piano, forse poco più in là di Mascherano (30), o magari al suo fianco. L’identikit è stato tracciato in tempi non sospetti e le linee guida sono rispettate dall’età, dal costo, dall’ingaggio: dipende da Aulas, insomma, presidente un po’ naif, interprete personale dei patti, l’ostacolo perenne (e ruvido) con il quale imbattersi.
APPUNTAMENTO. Il Napoli ha scelto di osservare dalla distanza quel che accade Oltralpe e Gonalons ha deciso che è arrivato il momento buono: la lista dei ventitré è stata consegnata, per lui sull’aereo che porta la nazionale francese in Brasile non c’è posto, la delusione è stata smaltita ed è giusto guardare avanti, al Napoli, a chi ha mostrato stima in epoche non sospette. L’appuntamento è ormai imminente, la settimana buona è questa, perché poi bisognerà concedersi sacrosante vacanze, avendo la testa sgombera da ogni preoccupazione: Gonalons s’è già fatto vivo con Aulas e la discussione servirà per avere un quadro definito (e definitivo) sulla vicenda, perché ognuno dovrà dirsi ciò che sente e il centrocampista non nasconderà d’essere assai coinvolto nel progetto-Napoli, di avere la Champions come obiettivo e un’esperienza all’estero come desiderio per migliorarsi.
L’ATTESA. Il Napoli sa quel che deve chiedere al suo mercato e, preso Koulibaly, cerca due centrocampisti, un esterno – nel caso in cui parta Maggio – un centravanti che sappia fungere anche da seconda punta e magari anche un laterale offensivo per arricchire la batteria di quelli che galleggiano tra le linee. Quel Gonalons ha la struttura (e la mentalità) per esprimere i concetti di Benitez in campo: lui e/o Mascherano, niente male come punto di (ri)partenza. Però ora scelga il Lione, nel caso Aulas, e stavolta senza giochini come quelli dell’Epifania: era fatta, diamine, e ad un certo punto la parola divenne aria. Verba volant.
L’OLANDA. Ma non c’è solo Gonalons in quest’estate già torrida, perché il mercato ha varie esigenze: Riccardo Bigon se n’è andato nel suo ultimo week-end in Olanda, un po’ ad Amsterdam ed un po’ a Rotterdam, un po’ per capire se l’Ajax ha intenzione di dialogare di Davi Klaassen (21) e un po’ per guardarsi ancora Daryl Jamaat (25) il fluidificante che può tornare utilissimo nel caso in cui cambino le situazioni e serva intervenire sugli esterni bassi, dove a gennaio verrà meno Ghoulam, impegnato in coppa d’Africa. Perché pure quello è uno sguardo da lanciare nel futuro: ma, avendo tempo, meglio concentrarsi su Gonalons. Ricominciare, già.
Corriere dello Sport