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L’Aurora nel destino e una maglia unica e inconfondibile

SCHEDA. C’è tanta Serie A nel passato del club bustocco, che tuttavia da anni vive stagioni di magra. Eppure la storia, anche se remota, parla chiaro: nel calcio italiano, i Tigrotti hanno davvero lasciato il segno

(In apertura l’inno della Pro Patria)

L’Aurora Pro Patria 1919 è il club che prosegue la continuità societaria della storica Pro Patria et Libertate, fondata nel 1919 a Busto Arsizio, un club di provincia che ha fatto la storia del calcio italiano.



L’organigramma societario
La proprietà del club è in mano a Pietro Vavassori, che ha affidato la carica di amministratore unico a Fiorenzo Riva. Raffaele Ferrara è il direttore generale, mentre Italo Federici è il direttore sportivo.

L’allenatore
Alberto Colombo (Cesana Brianza, 24 febbraio 1974) ha guidato la Pro Patria nella stagione 2013-2014, promosso allenatore della prima squadra dopo avere fatto esperienza con la Berretti. Colombo ha chiuso la stagione 2013-2014 con un onorevole tredicesimo posto.

LE 10 COSE DA SAPERE SULLA PRO PATRIA:
L’Aurora nel destino
La prima squadra calcistica di Busto Arsizio fu l’Aurora, un centinaio di anni fa. E fu proprio grazie all’iniziativa dall’ex capitano dell’Aurora, Piero Guidali, a nascere la Pro Patria
Una maglia inconfondibile
Caratteristica peculiare della Pro Patria, sin dalle origini della sua storia, è la maglia a strisce orizzontali bianche e blu, colori sociali e disegno alla inglese mai modificati. In un calcio, quello italiano, che ha sempre preferito le strisce verticali, la maglia della Pro Patria è divenuta un segno di distinzione inconfondibile.
La tana dei Tigrotti Altrettanto notorio e inconfondibile è il soprannome dei tifosi e dei giocatori della squadra di Busto Arsizio, universalmente conosciuti come Tigrotti.
80 mila lire per quattro scudetti
Carletto Reguzzoni fu un calciatore della Pro Patria degli anni Venti dello scorso secolo, uno dei più forti, tanto che, nel 1929, venne ceduto al Bologna per la cifra di 80 mila lire, altissima per l’epoca. Andò bene sia alla Pro Patria, che guadagnò un bel gruzzolo, che a Reguzzoni, che al Bologna vinse poi quattro scudetti.
Quanta Serie A
Per quanto molto lontani nel tempo, sono ben 15 i campionati di massima divisione disputati dalla Pro Patria, 12 dei quali nella Serie A a girone unico. L’ultima presenza risale alla stagione 1955-1956.
8 per 48
Nella stagione 1947-48, da neopromossa in A, la squadra bustocca ottenne il miglior risultato della sua intera storia, chiudendo la stagione all’ottavo posto in un torneo vinto dal Grande Torino.
Gli anni di magra
Nel 1966 la Pro Patria subì l’onta della retrocessione dalla B, dalla quale non si riprese più. Ma il peggio doveva ancora venire, e sarebbe arrivato con gli anni, a causa di retrocessioni, fallimenti e annate pessime.
Un po’ di Gallarate
E’ il 1995 quando la Pro Patria non si iscrive alla D e torna in vita solamente grazie alla fusione con la Gallaratese: la stagione successiva il club ripartì dalla C2 con il nome di Pro Patria Gallaratese G. B.
Caccia al Tesoro
Le stagioni con al comando la famiglia Tesoro sono state, per il club, assai contraddittorie: nel 2009 il club rinacque come Aurora Pro Patria dopo il fallimento, retrocesse, sfiorò il ritorno in C1 ai play off, continuò ad avere problemi societari.
L’era Vavassori
Il futuro, ora, è tutto da scrivere. Tornata in Prima Divisione e salvata da Piero Vavassori, la Pro Patria giocherà la prossima stagione ancora al terzo livello del calcio italiano. Quello che, in fondo, ha frequentato più a lungo nella sua storia.

Fonte: SkySport

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