Reina sul suo futuro: “Ora penso alla Nazionale”
Silenzio, please: perché intorno a quegli uomini, meglio far cadere un velo. C’è il Mondiale e quindi: «Ora penso alla Nazionale». E in quella serranda che Pepe Reina lascia calare, c’è la strategia. Napoli o l’incognita? La volontà è nell’aria, è nella reciprocità degli interessi e degli affetti, è nella stima di Benitez, è nella dimostrazione di considerazione del San Paolo: però poi ci sono 5,2 milioni di sterline che sintetizzano il valore della clausola rescissoria; e poi c’è un contratto sontuoso, da numero uno; e poi c’è Rafael, ch’è un capitale. Un anno fa, all’arrivo, andò più o meno così: questa è la tua prima stagione europea, ci sarà al fianco un mostro sacro con il quale ti misurerai; tra dodici mesi, la porta sarà tua, se… Se non si fosse fatto male, probabilmente sarebbe già accaduto, perché le indicazioni del momento lo avevano promosso titolare. Poi è tornato Reina. Il Napoli sta alla finestra, vuol decidere senza ansia cosa fare e come regolarsi in un ruolo delicato, da affrontare a mani aperte: un’opzione può spingere a tenersi Reina ed a far guarire Rafael attraverso una completa maturazione. Ma c’è il Mondiale, per fortuna: «Ed io ora penso alla Nazionale». Parola di Reina. Vicino di casa tra qualche giorno, in Brasile, di Rafael. Quando si dice il destino.
Corriere dello Sport