Il tavolo delle trattative: come se fosse solo quello, come se ne esistesse uno solo. Benvenuti nell’inferno del mercato, in questo mondo variegato in cui ciò che vale ora è stato (immediatamente) cancellato fra un nanosecondo: bentornati in questa giungla in cui ci sono schegge impazzite, codici e poi difficoltà naturali che si mescolano. Bentrovati, insomma: consapevoli che no, non può bastare un tavolo per le trattative, ma ne servono due e talvolta anche tre, perché oltre Mascherano deve esistere un piano-B.
SI TRATTA. Leggere nel futuro è impossibile, un po’ come tentare di farlo nel pallone di cuoio: e, dunque, conoscendo i problemi, meglio portarsi il lavoro avanti anche in altre direzioni. Il Napoli che verrà è nella testa di Benitez, nelle evoluzioni di Bigon, nelle mani di De Laurentiis: ma c’è, sta lì, pronto per essere plasmato. Javier Mascherano ha la precedenza e la priorità, in assoluto, è nel centrocampista da lotta e da governo da andare ad inserire nel mosaico: però c’è il Barcellona da convincere, c’è il calciatore da sedurre e ci sono poi le dinamiche. I messaggi diretti, subliminali e trasversali sono partiti: l’ha detto il dottor De Laurentiis, una settimana fa, mentre ricevava la laurea ad honorem all’Università americana di Roma: «Vedremo quali margini esistano e quali intenzioni avranno il Barça ed il calciatore. Certo che Mascherano piace, però….» .
VIVE LA FRANCE. Però bisogna avere soluzioni alternative e/o compatibili e Maxime Gonalons (25), se il Lione diviene ragionevole, è la figura ideale per sposare le due tesi: la prima provvede a garantire almeno un’eccellenza a metà campo; la seconda, regalarsene addirittura due. Il Napoli e il Lione hanno ricominciato a dialogare, avevano smesso nel gennaio scorso, quando con un coup de théatre Aulas si tirò indietro ad affare concluso. Ma il tempo lenisce le ferite e le situazioni cambiano: Gonalons vuole andare via, ha detto ciò che poteva e sa della stima di Benitez.
L’ASSO NELLA MANICA. Può aver la possibilità di andare a inseguire la qualificazione in Champions, attraverso i preliminari; può scoprire un calcio nuovo; può chiuderla lui. Il disgelo è in atto ma le condizioni stavolte le detta il Napoli: i 17 milioni di euro, richiesti (e poi rifiutati) nell’ultima sessione di mercato rappresentano un’utopia e la prova di forza può essere sostenuta sapendo che, in organico, con certe caratteristiche, oltre ad Inler c’è anche Jorginho. Il Lione è stato avvisato: non ci saranno aste, né rilanci (semmai al ribasso). E intanto il tavolo è stato apparecchiato: un altro. Perché a fianco c’è quello che riguarda Mascherano. Il mercato è lucidamente folle.
Corriere dello Sport