TORINO – Nel giorno del silenzio per il 29esimo anniversario della tragedia dell’Heysel, alla Juve riecheggiano le parole pronunciate al Tg1 da Antonio Conte: “Sognare? L’importante è svegliarsi e vedere la realtà: bisogna stare tutti sul pezzo, capire che vincere non è facile”. Il tecnico ha fatto suonare la sveglia, rispondendo con schiettezza alle dichiarazioni oniriche sulla Champions rilasciate martedì da John Elkann. Il tema è molto caldo: Conte non ha intenzione di accollarsi tutto il peso delle grandissime ambizioni bianconere, né tantomeno di “drogare” i tifosi con illusioni di pronto uso. Anche il tecnico punta in alto (“voglio sempre l’eccellenza”) come la proprietà, ma chiede tempo (“di Champions mi auguro di vincerne tante, ho tutta la carriera davanti”) e soprattutto rinforzi adeguati per alzare l’asticella del rendimento europeo.
Fanno parte di questa categoria alcuni giocatori (Morata, Coentrao, Marcelo e il sogno Di Maria) di quel Real Madrid atteso lunedì allo Stadium di Torino per la “Unesco Cup”, la partita a sfondo benefico tra vecchie glorie bianconere e madridiste (tra gli altri, gli ex juventini Camoranesi, Davids, Di Livio, Montero, Nedved, Ravanelli, Vieri, Vierchowod, gli ex madridisti Hierro, Butragueño, Morientes, Seedorf, Karembeu e i doppi ex Esnaider e Zidane). “La Juventus si è impegnata duramente nella lotta contro la discriminazione. Siamo felici di unirci all’Unesco in questa battaglia che consideriamo prioritaria per lo sviluppo sociale del calcio”, ha sottolineato questa mattina Andrea Agnelli dalla sede centrale dell’Unesco a Parigi, a margine dell’accordo tra la società bianconera e l’organizzazione internazionale sottoscritto al fine di operare insieme contro ogni tipo di discriminazione.
Il primo nome sulla lista di Marotta è dunque quello del suo quasi anagramma Morata, le cui quotazioni sono in netta ascesa. Sono in leggero calo invece quelle di Sanchez, visto che tra domanda blaugrana (25 milioni) e offerta bianconera (15) ballano sempre tanti milioni. La formula per assicurarsi uno dei migliori prodotti recenti della Casa Blanca è quella del prestito con diritto di riscatto intorno ai 20 milioni e controriscatto in favore del Real. La concorrenza arriva soprattutto da Oltremanica, in testa il Tottenham e quell’Arsenal che insegue anche Rabiot, Cuadrado e Griezmann, altri nomi molto noti in corso Galileo Ferraris.
Ma lunedì la Juve dovrà anche giocare in difesa, visto che “Ancelotti vuole Vidal”, come titola oggi il quotidiano spagnolo As. Florentino Perez, invece, stravede per Pogba che, seguendo fedelmente la sceneggiatura scritta dal suo agente Raiola, continua a posticipare ogni discorso di rinnovo creando una certa ansia nella dirigenza bianconera. “Non venderemo i giocatori più rappresentativi”, ha assicurato Marotta. Ma la Signora difficilmente potrebbe resistere a una “proposta indecente”.
Non sembra intenzionato a prolungare il suo contratto in scadenza nel 2015 con il Manchester City nemmeno Kolarov, che torna dunque tra i papabili per la corsia sinistra bianconera, con Lulic e il madridista Coentrao, il preferito di Conte. Ma come abbiamo anticipato nei giorni scorsi, il nome nuovo entrato in orbita bianconera è quello di Darmian, elemento in grado di coprire entrambe le corsie. L’esterno granata, comunque, si è detto completamente impegnato nella rincorsa a un posto al sole del Brasile, e quindi lontano da discorsi troppo mirati sul suo futuro.
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