La festa di ieri, a Roma; la festa di oggi, in famiglia, però ad Ischia, cercando un ristorante in cui brindare per i sessantacinque anni. La festa di De Laurentiis è in un week-end ricco lunghissimo, cominciato al Gianicolo a continuato standosene con gli affetti più cari: «Il regalo più bello è potermi regalare qualche ora con la famiglia». Con la signora Jacqueline, con i figli, con i nipoti, ma anche con il telefono a portata di mano e rileggendosi anche ciò che gli scrive il Napoli, sul sito ufficiale del club. Una volta s’usava carta, penna e calamaio: ora lo sviluppo tecnologico, nel quale Rafa Benitez è entrato di slancio, consente di rendere partecipi dei sentimenti anche l’universo intero e, da Liverpool, el señor della panchina ha digitato liberamente in maniera assai informale: «Caro Aurelio, è appena terminata la mia prima stagione a Napoli. Ti ringrazio per la fiducia che mi hai dato sin da subito, per aver creduto senza perplessità alle mie idee. L’augurio che ti posso fare è che tutto quello che hai sinora fatto ed hai ottenuto sia soltanto la metà di quello che ti donerà il futuro, perché l’impegno e la consapevolezza possa essere giustamente premiati».
Il capitano
Il cin-cin è virtuale (ovviamente) però è collettivo, perché per spegnere le candeline serve fiato e Marek Hamsik, dalla Slovacchia, ci ha messo del suo come capitano ed a nome della squadra abbraccia De Laurentiis: «Caro presidente, abbiamo trascorso insieme un’altra splendida stagione coronata dal successo in Coppa Italia e da un campionato che ci ha visti protagonisti di una serie di primati nella storia del Napoli. Un altro traguardo importante all’insegna di un progetto vincente che continua nella sua crescita sia in Italia che in Europa, verso il suo decimo di presidenza. L’auspicio è di poter festeggiare insieme ancora tanti compleanni all’insegna della gioia, dei successi».
Corriere dello Sport