Juventus, dopo la conferma vertice mercato. Pogba: ”Voglio un altro scudetto”
TORINO – Nonostante certi venti freddi e qualche fuga di notizie poco confortanti sull’incontro della verità, ieri, la Juve e Conte sono arrivati a un acrobatico happy end. A dire il vero, il finale della telenovela non ha stupito nessuno. La Juve ha bisogno di un vincente come Conte e, seppur irritata da certe sue uscite pubbliche, ha preferito tenersi stretto l’allenatore dei record, votato dal popolo bianconero con percentuali bulgare. Idem Conte: anche lui ha bisogno della Juve, non avendo alternative credibili e importanti. L’annuncio diffuso dal tecnico nel dopopartita dell’Olimpico (“mi piacerebbe una situazione come la Juve di tre anni fa, in cui c’è bisogno di costruire”) non ha ottenuto risposte. E così il tecnico ha messo da parte i suoi propositi di separazione, decidendo di onorare l’ultimo anno di quel contratto che, dopo Juve-Cagliari di domenica scorsa, ricordava di aver firmato “senza il fucile puntato addosso”.
CONTE, RINNOVO CONGELATO – Dillo con un tweet. Le parti hanno dunque fatto il minimo indispensabile per avviare la nuova stagione. È minimo anche l’annuncio dell’intesa, 42 caratteri, spazi inclusi, affidati a Twitter (Stagione 2014-15: allenatore Antonio Conte”) al termine di una giornata convulsa, fatta di lunghi e preoccupanti silenzi, in cui tutti gli attori della soap opera erano irraggiungibili, scollegati, muti.
Il rinnovo è congelato: la società ci riproverà tra settembre e ottobre, per evitare che, con il tecnico in scadenza nel 2015, la stagione venga vissuta come un’annata di transizione, con i rischi e le implicazioni del caso. Ma adesso la priorità è il mercato, una campagna che non potrà accontentare la voglia di rivoluzione esternata dal mister, preoccupato da un organico spremuto da tre anni di “trattamento Conte”.
MERCOLEDÌ VERTICE DI MERCATO – Domani Marotta affronterà la questione con il tecnico, oggi atteso allo stabilimento Fiat-Sata di San Nicola di Melfi, dove terrà un seminario intitolato “Leadership e sete di vittorie”, e poi a Rieti, dove ritirerà il Premio Scopigno. Sul tavolo i nomi in entrata e in uscita per il 4-3-3 prossimo venturo. Sembrano certe le partenze di Vucinic, Quagliarella e Osvaldo, ma attenzione anche a Llorente, individuato dal Barcellona come prima alternativa a Mandzukic. La posizione di Giovinco, invece, è un po’ più stabile dopo il telegramma twittato ieri dalla Signora per confermare Conte, di cui la Formica Atomica è un “protetto”.
Tra i possibili rinforzi, gli identikit più graditi a Marotta sono quelli di Nani, Paletta, Lulic e Drogba. I profili preferiti da Conte sono invece quelli di Sanchez, Garay, Candreva e Mandzukic. Tutti d’accordo, invece, su quello che potrebbe essere il primo colpo, l’attaccante del Real Madrid Morata, conteso anche dall’Arsenal. Il rischio è che per rinforzare la squadra serva ora una cessione illustre: più Vidal di Pogba.
POGBA: “STANCO E TRISTE, DUBITAVO DI ME. FUTURO? UN ALTRO SCUDETTO” – Il centrocampista francese ripercorre sulle colonne del quotidiano transalpino L’Equipe le tappe della sua stagione in bianconero: “Ho passato un periodo difficile, poi è arrivato lo scudetto: un sogno che diventa realtà – dice Pogba -. Personalmente, sono molto soddisfatto. Giocando ogni tre giorni, sono migliorato a livello di esperienza”. Pogba racconta il suo stato d’animo durante la piccola crisi di crescita affrontata nei primi mesi del 2014: “Ho passato un periodo difficile, ho cominciato a sentire la fatica, non ero al top. Ma so che grandi giocatori hanno attraversato la stessa situazione. Ci sono momenti felici e momenti tristi. Bisogna gestire il passaggio e ripartire”. Depressione? “Parlerei di tristezza. Ho dubitato di me stesso, cosa da non fare… Poi sono finalmente riuscito a convivere con il mio problema. Dovevo reagire. Quindi ho smesso di fasciarmi la testa e mi sono detto: ora si va avanti, un match dietro l’altro, giorno dopo giorno. Per continuare a crescere ho dovuto farmi rimbalzare tutto addosso”. L’enfant prodige, infine, guarda avanti e vede un futuro bianconero e, possibilmente, verdebiancorosso: “Sento dire: Pogba va di qui, Pogba va di là… Hanno raccontato di una telefonata di Zidane, ma io non ho ricevuto alcuna chiamata – conclude Pogba -. Il mio prossimo obiettivo? Perché no, un nuovo scudetto”.
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- paul pogba