TORINO – Dopo la festa per il terzo scudetto consecutivo, quello dei record, è scaduto l’ultimatum. L’atteso incontro tra Antonio Conte e la Juve con vista sul futuro della panchina bianconera dovrebbe essere in agenda per oggi, perché domani il tecnico sarà impegnato tra Melfi e Rieti e la Juve non ha altro tempo da perdere.
Intorno alle 11 gli amministratori delegati bianconeri Beppe Marotta e Aldo Mazzia hanno varcato i cancelli della sede, mentre verso le 12 è arrivato il ds Fabio Paratici. Al momento, però, negli uffici di corso Galileo Ferraris mancano i due attori protagonisti della telenovela: il presidente Andrea Agnelli e il tecnico Antonio Conte.
“Non c’è ancora niente di deciso”, ha assicurato ieri il tecnico. Nemmeno al cospetto della grande festa per il tris-colore, con la grande dimostrazione di affetto del popolo bianconero, ha sciolto le riserve e diradato i dubbi di Conte: “Futuro? Cercheremo di prendere la decisione più giusta, sapendo che ho ancora un anno di un contratto che ho firmato senza il fucile puntato addosso”. Non avendo alternative italiane o estere, e nemmeno voglia di prendersi un anno sabbatico, Conte non pensa a dare le dimissioni. Ma la società, che avrebbe individuato in Mihajlovic la prima alternativa, non vuole licenziarlo né concedergli buonuscite. Le intenzioni della Signora sono ben altre, come ha garantito ieri Marotta: “Siamo assolutamente ottimisti: ci sono dei discorsi da affrontare, delle risposte da dare, ma faremo di tutto per tenere Conte con noi”.
Insomma, le parti sono un po’ più vicine rispetto a lunedì scorso, quando riecheggiavano le dichiarazioni pessimistiche rilasciate dall’allenatore nel postpartita di Roma-Juve, ma il finale della vicenda non è per niente scontato. L’unica certezza è che la Juve vuole vederci chiaro: il futuro bianconero non può più attendere.
serie A
- Protagonisti:
- sinisa Mihajlovic
- antonio conte