Catania-Atalanta 2-1, gli etnei salutano la A con un successo
CATANIA – Un giro di giostra lungo quasi otto anni, dal 17 settembre del 2006 al 18 maggio del 2014. L’Atalanta fu la prima rivale interna del Catania dopo il ritorno in Serie A, il destino ha deciso di spedire nuovamente i nerazzurri al Massimino, per l’ultima gara casalinga prima della prossima stagione, che vedrà gli etnei in cadetteria ripartire quasi certamente dalla guida tecnica di Maurizio Pellegrino, capace almeno di infiammare un finale di campionato che sembrava già scritto. Non bastano le quattro vittorie nelle ultime cinque giornate, compresa quella odierna contro la Dea, firmata in pieno recupero da un rigore di Bergessio, fischiato da Aureliano per mani di Bentancourt forse con troppa fretta: il baby Aveni aveva scaraventato in rete il pallone del primo centro in Serie A.
LA PARTITA – Il primo tempo offre davvero poco agli imbufaliti spettatori catanesi, un tiro di Denis ben respinto da Frison in avvio e nulla più. Meglio la ripresa, con Kone subito pericoloso di testa. Fedato e Castro non fanno tremare Sportiello, il Catania cresce con l’ingresso di Lodi per Leto, fischiatissimo. Una chance per parte prima del vantaggio etneo: Bergessio di sinistro manda la sfera sull’esterno della rete, Frison è attento sul colpo di testa di Benalouane. Caldara, entrato a inizio ripresa, sente il peso dell’esordio e regala palla a Lodi: il numero 10 scambia con Bergessio e pesca l’angolo alla destra di Sportiello con un sinistro chirurgico. L’altro nuovo ingresso atalantino, Olausson, sfiora il pari con un mancino al volo, poi tocca nuovamente a Fedato rendersi minaccioso. Cross di Monzon per il tuffo di testa dell’ex Bari, palo pieno. Sembra il momento giusto per il raddoppio, Fedato serve Bergessio, incornata sotto l’incrocio: riflesso spaventoso di Sportiello, il pallone non entra. Risulta vano, invece, il miracolo di Frison sul destro da fuori di Denis: smanacciata sulla traversa, Kone punisce in tap-in. Nel recupero, come anticipato, il mani di Bentancourt regala a Bergessio il centro numero 10 in stagione. Una stagione che il Catania vorrà dimenticare presto, per tornare a salire sulla giostra.
CATANIA-ATALANTA 2-1 (0-0)
Catania (4-3-3): Frison 7; Gyomber 6, Bellusci 6, Capuano 6.5, Monzon 6 (43′ st Garufi sv); Izco 6.5, Rinaudo 6, Fedato 6.5 (40′ st Aveni sv); Leto 5.5 (11′ st Lodi 6.5), Bergessio 6, Castro 5.5. (Ficara, Biraghi, Cabalceta, Legrottaglie, Lovric, Almiron, Plasil, Boateng, Petkovic). All.: Pellegrino
Atalanta (4-3-3): Sportiello 7; Raimondi 5.5, Benalouane 6, Bellini 6, Brivio 5.5 (1′ st Caldara 5.5); Kone 6.5, Cigarini 5.5 (20′ st Olausson 6), Baselli 6; Moralez 6.5, Denis 6, Brienza 5.5 (27′ st Bentancourt 5.5). (Frezzolini, Nica, Scaloni, Bonaventura, Estigarribia, Giorgi, Migliaccio, De Luca). All.: Colantuono
Arbitro: Aureliano
Reti: 20′ st Lodi, 35′ st Kone, 47′ st rig. Bergessio
Ammonito: Izco, Cigarini e Kone per gioco falloso
Recupero: 0 e 3′
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