ESCLUSIVA PA – Antonio CARANNANTE: “Il Napoli poteva fare di più, ma Benitez è un grande allenatore”
PianetAzzurro per l’ultimo turno di campionato ha deciso di intervistare l’ex terzino sinistro del Napoli, Antonio CARANNANTE (Pozzuoli, 23 giugno 1965), complessivamente 178 presenze e 4 reti in Serie A e 37 presenze ed una rete in Serie B. Prodotto del vivaio napoletano (insieme a Ferrara, Baiano ed altri), si affaccia in prima squadra nella stagione Serie A 1981-1982: l’esordio è datato 21 marzo 1982, contro il Torino, a 17 anni non ancora compiuti. A partire dalla stagione 1984-1985 si ritaglia stabilmente un posto in prima squadra, collezionando 17 presenze in quella stagione e 20 in quella successiva. A causa di un grave infortunio, salta per intero la stagione 1986-1987, in cui il Napoli conquista il suo primo scudetto e una coppa Italia. Proprio in Coppa colleziona l’unica presenza stagionale, contro il Bologna. Nel campionato successivo viene ceduto in prestito all’Ascoli. Con i marchigiani è titolare fisso e realizza anche il primo gol in Serie A contro il Torino il 29 settembre 1987. Rientrato a Napoli, viene impiegato con continuità nella stagione 1988-1989, in cui i partenopei arrivano secondi in campionato e conquistano la Coppa UEFA. Al termine della stagione viene ceduto al Lecce nella trattativa che porta Marco Baroni al Napoli.
Cessata l’attività agonistica, allena dal 2002 al 2004 i Giovanissimi del Napoli negli anni a cavallo del fallimento e la Berretti nella stagione 2004/2005, passando poi all’incarico di osservatore e responsabile delle giovanili.
Prima di iniziare la breve chiacchierata, il mister ci tiene a dire di essere stato “tanto fortunato a giocare in quei tempi”, quando il calcio italiano era all’apice. E aggiunge: “Io sono di Baia, sono flegreo e io ho iniziato a giocare nei dilettanti e a 16 anni; nell’arco di un anno sono andato a giocare nel Napoli. Ho avuto questa fortuna, anche perché io al massimo mi aspettavo di giocare in Serie C. Il mio sogno era quello di giocare per la Puteolana e invece poi sono andato a giocare al Napoli, davvero una cosa che non avrei mai pensato”.
Allora, mister come giudichi il campionato del Napoli?
“Direi sufficiente”.
Sì poteva fare di più quindi. Si sono persi troppi punti contro le piccole, come si potrà correggere questo difetto in futuro?
“Ci deve pensare l’allenatore”.
Che giudizio ha su Benitez?
“Grande allenatore, parla per lui il suo curriculum”.
Concordo, eppure c’è chi a Napoli lo ha criticato…
“Qualche errore l’ha fatto, ma come primo anno va perdonato”.
In tema di campagna acquisti, dove deve rinforzarsi secondo te il Napoli?
“Dipende per quale obbiettivo si vuole competere. Credo che se si voglia puntare allo scudetto bisogna regalare a Benitez più alternative di qualità. Non cambiare molto, perché nei titolari vedo un Napoli molto competitivo”.
Ultima di campionato, il pronostico di Antonio Carannante su: Verona-Napoli e Fiorentina-Torino.
“Il Napoli e la Fiorentina vinceranno. Quindi sarà il Parma a conquistare il piazzamento per l’Europa League”.
Chi ti ha impressionato maggiormente del Napoli quest’anno e chi ti ha deluso?
“Mertens è stato il calciatore azzurro più determinante e imprevedibile. Non mi ha deluso nessuno; hanno fatto tutti la loro parte”.
Hai indossato anche la maglia della Nazionale, infatti sono sei le presenze con l’Under 21. Come si presenta l’Italia di Prandelli ai Mondiali?
“L’Italia non e mai partita tra le favorite, ma ha fatto sempre la sua parte quindi credo che si possa giocare le sue carte anche in Brasile”.