NAZIONALE, Andrea D’Amico: “Mancata convocazione? Altra ingiustizia sportiva nei confronti di Criscito”
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Andrea D’Amico, procuratore di Criscito: “Mancata convocazione di Criscito? Mimmo era incredulo. La sua esperienza, duttilità di impiego e condizione fisica portava a pensare che Prandelli lo convocasse. Il Mondiale è un appuntamento importante per l’Italia ed evidentemente devono partecipare i calciatori più in forma. Mimmo aveva tutte le carte in regola per appartenere a questo gruppo anche perché sono stati convocati giocatori che nella stagione hanno fatto la riserva. È stata compiuta un’ingiustizia sportiva per la seconda volta. È un momento di grande tristezza sportiva perché la convocazione Mimmo la meritava, gli era dovuta. Gli sono molto vicino perché se c’è un calciatore educato è proprio Mimmo.
Dopo l’esclusione immediata di Criscito all’Europeo, ci fu una promessa: se qualcuno si fosse fatto male, Criscito sarebbe stato richiamato. Un calciatore che è in lotta col suo club per lo scudetto e titolare nello Zenit meritava la convocazione. È inspiegabile.
Codice etico? È una demagogia che tende a diminuire l’area sportiva. Nella vita, ogni persona deve rispondere a delle norme. Chi sbaglia infrange una norma e subisce una sanzione. Il ct della Nazionale ha il compito di convocare i giocatori più bravi e che possono essere utili al progetto.
Criscito a Napoli? Finora non ho sentito nessuno del Napoli. A gennaio, invece, c’era stato un interesse, ma non c’erano i presupposto per finalizzare l’operazione”.