Roma graziata, tifosi in rivolta. Il club azzurro vuole giustizia
Ancora tensioni. Ogni giorno che passa, la tempesta aumenta di intensità, invece di iniziare a placarsi. La vergognosa domenica dell’Olimpico, con la solidarietà degli ultrà giallorossi per il loro collega Daniele De Santis, agli arresti con l’accusa di aver ferito con un colpo di pistola Ciro Esposito, ha scatenato ieri a Napoli una nuova ondata di reazioni e proteste: sia da parte dei tifosi, sia a livello istituzionale. La linea morbida del giudice sportivo Tosel, che ha punito la Roma con una semplice ammenda di 50 mila euro, senza chiudere dunque nemmeno le curve e motivando la sua indulgenza con una giustificazione sibillina (“la irrilevanza disciplinare è motivata dalla carenza del requisito della reale e diffusa percettibilità…”), ha infatti esasperato gli animi sempre di più: al grido di due pesi e due misure, dopo la dura sanzione che era stata invece inflitta al San Paolo. Contro le due partite a porte chiuse, la prima da scontare domenica sera contro il Verona, il club di De Laurentiis ha deciso di presentare ricorso d’urgenza. «Abbiamo letto gli atti e chiederemo una revoca completa della condanna, non il semplice sconto di una giornata», ha spiegato l’avvocato Grassani, preparandosi a un braccio di ferro che sarà legale e pure mediatico, fino alla sentenza prevista per venerdì. La rivolta sui social network ha convinto Facebook a cancellare la folle pagina che inneggiava alla violenza contro i napoletani. Rischia di cadere nel vuoto l’appello alla calma del sindaco de Magistris. «Di fronte ai fatti di domenica scorsa all’Olimpico noi napoletani dobbiamo reagire con superiorità morale, orgoglio e passione, senza cedere a provocazioni: in campo e fuori. Napoli e Roma sono due città vicine e lo saranno ancora di più, dopo la nascita delle città metropolitane si toccheranno praticamente. È quindi assurdo questo astio tanto forte». Ha invece sollecitato una maggiore durezza il questore, Guido Marino. «La tifoseria napoletana non è un concentrato unico di inciviltà e teppismo e vale come quella di altre realtà. Tutte vanno punite in maniera esemplare e senza pensare di scimmiottare i modelli stranieri. Basta ricordare soltanto che in tutti i paesi esteri chi sbaglia va in galera e ci rimane. Non capisco per quale motivo questo non possa accadere anche in Italia: l’impunità incoraggia i violenti». Dalla giustizia ordinaria e nemmeno da quella sportiva sono arrivate risposte convincenti, finora: con il rischio concreto che la tensione aumenti ancora di più, invece di stemperarsi. È un bene per tutti che il campionato volga al termine. Il sipario per il Napoli calerà domenica sera dopo la partita con il Verona, che verrà seguita a tarda notte dalla solita cena di fine stagione tra gli azzurri e Aurelio De Laurentiis: di ritorno dagli Stati Uniti. Sono abbastanza buone le notizie per Hamsik, vittima di una semplice distorsione alla caviglia: senza l’interessamento dei legamenti. Mercato: conferma dal Belgio per Koulibaly, nel mirino anche l’attaccante dello Standard Liegi M’Poku.
La Repubblica