Stefano Agresti: il calcio diventa il palcoscenico in cui certi delinquenti si esaltano
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Stefano Agresti, vice direttore del Corriere dello Sport: “Quello che abbiamo vissuto negli ultimi giorni è stato tremendo e purtroppo ci siamo dovuti preoccupare non di calcio, ma di cronaca. Episodi di razzismo, di discriminazione territoriale feriscono e rappresentano segnali estremamente negativi. Il calcio diventa il palcoscenico di certe esibizioni, è il teatro in cui certi delinquenti esprimono certe cose.
Il nostro Paese è impreparato: il calcio non è protagonista di quello che accade, non ha responsabilità perché è il mezzo con cui alcuni sciagurati esprimono la loro follia. Temo che se non trovassero lo sfogo nel calcio, lo cercherebbero da un’altra parte.
Maggio credo possa far parte del Mondiale anche perché i problemi fisici lo hanno condizionato, ma i suoi concorrenti non è che abbiano disputato stagioni straordinarie. Credo quindi che sia in corsa, potrebbe rientrare nei 30, ma poi a Coverciano dovrà dimostrare di aver recuperato la migliore forma”.