AMARCORD: SAMPDORIA-NAPOLI – Nel ricordo di Boskov
L’ultima trasferta del campionato vede il Napoli impegnato a Genova, sponda Sampdoria, il club che più di tutti ha pianto la recente dipartita di Vujadin Boskov.
Fu sotto la guida del tecnico serbo che i blucerchiati conquistarono nel ’91 uno storico scudetto arrivando l’anno successivo in finale di Coppa Campioni. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, la Samp è sempre allenata da un tecnico serbo, Mihajlovic, ma non ha più ambizioni di vertice.
Inoltre, sono quasi quattro anni che non ottiene punti contro il Napoli: 16 maggio 2010, Sampdoria-Napoli 1-0 gol di Pazzini, senza dimenticare che nella stagione 2011-12 era in Serie B. Le ultime due sfide, poi, hanno visto prevalere il Napoli; anche qui, come nelle ultime contro il Cagliari, protagonista Cavani: suo il gol partita su rigore al 67° nella sfida del 30 settembre 2012 così come, due anni prima, fu suo il gol della vittoria (1-2).
Partita molto bella, questa, contro una Samp che annoverava Cassano e Pazzini prima di quel depauperamento tecnico che la spedì in B nel 2012. Fu proprio l’attaccante barese a portare in vantaggio i liguri al 77° su calcio di rigore, ma la Samp in meno di dieci minuti si ritrovò sotto 2-1: pari di Hamsik imbeccato in piena area da una intelligente punizione di Gargano seguito dal 2-1 del Matador con un toccosu cross di Lavezzi all’86°.
Tre giocatori su quattro protagonisti di quel successo oggi non vestono più la maglia azzurra e Gargano già in precedenza aveva colto una clamorosa traversa su punizione rispondendo alla traversa del sampdoriano Guberti dopo una straordinaria azione personale.
Il 5 aprile 2009 la gara terminò 2-2 con altri due ex in gol per gli azzurri. Primo tempo 1-1 grazie alla punizione di Palombo che beffò l’incolpevole Navarro ed il pari di Zalayeta che svettò di testa su una punizione di Hamsik. Secondo tempo, altra punizione di Palombo, altro gol con Navarro stavolta tutt’altro che incolpevole poi assist vincente di Marekiaro per il pareggio di Denis.
Fu invece una sconfitta l’incontro del 10 febbraio 2008, Napoli matricola al suo definitivo ritorno in A: 2-0 con reti di Delvecchio e Franceschini nel giro di cinque minuti, dal 76° all’81°. Altri tempi per le sfide in Serie B, due gare finite 2-0, una vittoria per parte: Vidigal e Rastelli per il successo del Napoli nel 2002, Bazzani e Flachi per la Sampdoria che nel 2003 staccò il Napoli di 22 punti tagliando il traguardo per la Serie A.
Parti perfettamente invertite rispetto a due anni prima quando il 22 aprile 2000 il Napoli vinse 2-0 a Genova (Asta, Schwoch) e fu promosso in A lasciando in B la Sampdoria.
Diamo gloria al brasiliano Beto che regalò il successoal Ciuccio, 0-1,nel settembre 1996 ed il tragico 6-3 del 21 dicembre 1997, anno della prima retrocessione: tra i vari marcatori, Montella, autore di una tripletta, Klinsmann, Laigle e l’ex azzurro Boghossian, per il Napoli Bellucci, Protti e Rossitto.
Tempi di gloria a cavallo tra gli Anni 80 e 90. Il 3 marzo ’91 i doriani di Boskov futuri campioni vinsero 4-1: Cerezo, doppietta di Vialli, Popeye Lombardo, Maradona su rigore mentre il Napoli vinse il 12 ottobre 1986, Caffarelli e due rigori trasformati da Vialli e Maradona. Azzurri sconfitti 2-1 nel Marzo’90, Dossena, Careca e Lombardo. Altra vittoria del Napoli, lo 0-1 ottenuto nel Gennaio’88 grazie ad una rete del Pibe all’87° che esultò rotolandosi nel pantano. Altri tempi, tempo di scudetti.
Antonio Gagliardi