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Corbo: “Si continua a dare peso a una maglietta invece di pensare a Ciro”

ANTONIO CORBO, giornalista editorialista di Repubblica, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE”, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi sul Calcio Napoli proposti da NapoliMagazine.com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14.40 alle 16.00, con Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo in conduzione, per il consueto punto sugli azzurri. Ecco quanto ha affermato: “Fare il proprio dovere è un fatto normale e nel 2008 ho solo fatto il mio mestiere. Tornando a sabato, il problema è che a quel momento non si doveva arrivare. Ma come accade con la camorra, sempre tirata in ballo quando succede qualcosa di eclatante, perché fa comodo, lo stesso succede nel calcio dove è sempre colpa degli ultras. Ciò premesso, secondo me, se c’è stata mediazione con un capo tifoso, non è stata una scelta sbagliata, anzi, dico di più, è stata una scelta obbligata, proprio per placare gli animi di una tifoseria scossa e confusa dopo quanto accaduto in strada. A questo punto si chiede l’aiuto del De Tommaso e lo stato fa una brutta figura, quindi, niente di più comodo che dare addosso al tifoso che, tra l’altro ha anche un nomignolo un po’ scomodo. E se si fosse chiamato Peppe Biancaneve o Gennarino l’agnellino? È chiaro che se ha commesso qualche infrazione va punito, ma non si deve dimenticare che lo stato è andato sotto la curva per mediare e non il contrario. Ma avete visto Abete a Porta a Porta? Sembrava un normale spettatore, una persona, come tante, che vengono intervistate dopo un evento delittuoso eppure bastava chiedergli cosa avesse fatto in questi anni e nella circostanza specifica. L’osservazione che faccio è che il problema non è se Renzi sia stato o no eletto dal popolo, ma che abbia scelto come ministro degli Interni, il capo di un partito. Alfano non si deve preoccupare dei sondaggi se vuole restare al Viminale, altrimenti tutte le sue scelte possono essere strumentalizzate o compiute su calcoli elettorali. Il fatto centrale, poco dibattuto, è la salute di Ciro Esposito e di chi sono le responsabilità dell’accaduto ed invece si continua a dare peso ad una maglietta. Secondo me Roma non è la città giusta per ospitare questo tipo di eventi perché è una città stressata, è diventata un nodo cruciale per l’ordine pubblico”.

 

 

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!