di Francesco Cosatti
Campioni come opere d’arte, ecco i capolavori del terzo scudetto consecutivo bianconero. In primis “Il Conte a cavallo” ispirato al Carlo V di Tiziano. Il condottiero che, fiero, guida la truppa. E’ il simbolo della nuova Juve che unisce la classicità bianconera – Antonio Conte Capitano – alla modernità intesa come la nuova figura dell’allenatore moderno. Tattico, psicologo, manager.
Il secondo è il “Genio” ritratto d’artista. Un Pirlo Leonardesco. L’uomo delle punizioni dalla lunga barba. Lancia i compagni in gol, e ha lanciato una moda: no panico, la palla a Pirlo.
Sembra urlare invece “L’Apache” dopo un gol, o mentre è a caccia di una preda. Ispirato alle opere dell’americano Charles Marion Russell, Tevez è stato l’uomo che ha fatto la differenza. Il nuovo 10 dall’Argentina con furore. Niente arco e frecce in campo, ma la precisione sottoporta sì.
Splendido in questa galleria di ritratti “Il ragazzo con l’orecchino è una perla”: un Paul Pogba liberamente ispirato alla ragazza del Veermer. E’ stato l’anno del numero 6, talento puro che brilla sul campo come il suo orecchino che solo l’occhio umano vede per intero. In realtà sono solo due pennellate. D’autore come i gol e le giocate che ha fatto vedere il centrocampista francese.
Infine un salto all’indietro nella Storia dell’arte. Di fronte a noi una statua dell’antica Grecia, il Leonida oplita greco con le sembianze di Arturo Vidal. La cresta o l’elmo da battaglia per lui non fanno differenza. Il cileno, soprattutto nella prima parte della stagione, è stato elemento fondamentale della stagione bianconera. “Guerrero” celebra la sua grandezza, i tifosi sul campo lo osannano.
Fonte: SkySport