La benedizione. E allora, la grande notizia. O meglio, l’ufficializzazione di un’esperienza unica che il Napoli e la Fiorentina vivranno insieme con tutt’altro spirito. Alla fine, insomma, le difficoltà di sorta, generate dagli impegni collettivi e da margini di tempo decisamente ristretti, sono state superate per il grande piacere di tutti.
L’argentino. L’idea, lanciata dalla Fiorentina e subito sposata dal Napoli, ha dato vita a un lavoro di cesello impegnativo quanto entusiasmante, alimentato anche dai giocatori stessi. Per la gioia estrema degli argentini: per Higuain, Fernandez, Roncaglia e Gonzalo Rodriguez, il Papa si chiama Francisco ed è uno di loro. Vamos Argentina. E dale San Lorenzo: Bergoglio, grande appassionato di calcio, è infatti tifoso della squadra che fu del Pocho.
Il bis. Per quel che riguarda l’organizzazione, le squadre raggiungeranno Roma in giornata: domani, poi, l’udienza in Vaticano e gli allenamenti. La Fiorentina si presenterà al completo, per un totale di una cinquantina di persone, e nutrita sarà anche la schiera del Napoli, con De Laurentiis e lady Jacqueline a fare da capofila. A completare la delegazione, poi, ci saranno gli arbitri della sfida, la Figc e la Lega Serie A. Per l’occasione, il presidente della Lega, Beretta, donerà al Papa il pallone della finale e una riproduzione della Coppa Italia. Per qualcuno, tra l’altro, si tratterà di un fortunato bis: proprio Fernandez e Higuain, e poi Aquilani, Insigne e Maggio hanno già avuto l’onore d’incontrare il Pontefice insieme con i compagni di Nazionale, a margine dell’amichevole Italia-Argentina andata in scena a Roma il 14 agosto 2013. Curiosità: dopo quell’incontro, Higuain e Insigne fecero anche gol.