IL PERSONAGGIO – Duvan Zapata, presente!
Che il Campionato per il Napoli sembra aver perso ormai ogni interesse lo conferma l’inammissibile trasferta di Parma in cui gli aspetti più evidenti sono stati l’assenza di concentrazione e la scarsa forma fisica di alcuni degli elementi più impiegati da Rafa Benitez, ma se da un lato questo frammento di stagione presenta dei giocatori in precaria condizione dall’ altro esibisce atleti che, avendo avuto poco spazio in questi mesi, oltre ad apparire oggi tutt’altro che logorati risultano psicologicamente motivati e desiderosi di fare apprezzare quelle qualità che non hanno avuto né tempo né modo di esibire e sulla cui verve bisognerebbe attualmente puntare per dare un senso alle gare che ci separano dal gong finale. E’ indubbio che tra gli azzurri al momento più positivi e propositivi figura Duvan Zapata, il giovane colombiano ingaggiato in extremis durante lo scorso calciomercato estivo da un Bigon snervato dal lungo e sterile corteggiamento a Jackson Martinez e che individua poi nel promettente attaccante dell’Estudiantes la pedina giusta per completare la fase offensiva di quello che sarebbe dovuto essere il nuovo e devastante Napoli progettato dal cosmopolita Rafa Benitez. L allora ventiduenne Zapata, divenuto a Napoli per un capriccio del “cinematografico” Presidente De Laurentiis semplicemente Duvan, sponsorizzato da Mauricio Pellegrino vice di Don Rafè sia a Liverpool che all’ Inter ed attuale coach della squadra di La Plata, accetta entusiasta la proposta azzurra desideroso di mettersi in evidenza nel calcio europeo e ansioso di apprendere le lezioni di calcio del maestro spagnolo. In verità di occasioni per mettersi in mostra il giovane colombiano, in una stagione comunque densa di impegni e che avrebbe dovuto destinare spazi un pò a tutti i componenti di una striminzita rosa, non ne ha avute molte, giusto qualche scorcio di partita in cui non è riuscito ovviamente a lasciare il segno…E come avrebbe potuto? E’ risaputo che ad un giovane attaccante che giunge da un altro pianeta calcistico bisogna, prima di esprimere sentenze, dare il tempo di ambientarsi e ciò presuppone fiducia ed una certa continuità di impiego, privilegio che il teutonico Duvan, frettolosamente etichettato come inadatto al Campionato italiano, non ha purtroppo avuto rischiando addirittura di tornare già a gennaio al mittente. Ma in questa scheggia di stagione, in cui le menti dei giocatori azzurri sembrano già rivolte altrove, il redivivo numero 91 invece rappresenta l’altra faccia della medaglia, quella energica e volitiva ed è, possiamo dirlo, la faccia del Napoli che attualmente ci piace di più: determinante già nella trasferta di Catania in cui si mette in luce per il cinismo sotto porta e per l’ intelligenza dei movimenti, il colombiano conferma il suo momento positivo nella giornata disastrosa di Parma, in cui dopo aver rilevato un abulico Gonzalo Higuain di cui la perla negra pare essere attualmente l’alter ego, si evidenzia per propositività e lucidità riuscendo a creare in venti minuti più di quanto avessero fatto i suoi colleghi in una partita intera e se l’impresa (chiamiamola così) di rimettere in piedi la partita non gli riesce è solo per una clamorosa svista dell’ arbitro Bergonzi che gli nega un rigore solare. Senza voler attribuire a Zapata doti di fuoriclasse che sappiamo non possiede, ci sembra oggi doveroso e logico concedergli lo spazio che ha dimostrato di meritare, le motivazioni in questa fase possono essere determinanti ed è evidente che, per quanto ultimamente si è visto, l’ex Estudiantes appare uno dei pochi azzurri in grado di affrontare con diligenza ed entusiasmo le gare che questo scorcio di Campionato presenta.
Tilde Schiavone – pianetazzurro.it